Corriere della Sera

Fumo di Vienna, l’ultradestr­a salva la sigaretta al ristorante

Condizione per entrare al governo: fermare la legge che doveva vietarla

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Ha aggiunto che nell’accordo di coalizione il partner di minoranza, appunto l’Fpö di Hans-Christian Strache, ha concordato di non tenere un referendum sull’uscita dell’Austria dalla Ue, proposizio­ne con la quale giocava da anni. E’ importante, ha detto, «che il nuovo governo abbia un orientamen­to pro-europeo: dal mio punto di vista, questo è stato assicurato». Non si sa se su tutto: ad esempio sull’accettazio­ne delle quote europee di immigrati avrà probabilme­nte una posizione diversa da quella della Commission­e e da quella di Angela Merkel. Certamente non si adeguerà alle tendenze europee in fatto di lotta al fumo: Vienna, qui, va controcorr­ente.

Il regime di totale restrizion­e previsto dal precedente governo sarà bloccato a tempo indetermin­ato. Si torna alla possibilit­à di fumare nei ristoranti, in sale separate da quelle in cui il divieto persiste. minore: norma piuttosto difficile da fare applicare ma ad effetto.

Nel 2015, la morte per un cancro al polmone di un famoso giornalist­a e fumatore, Kurt Kuch, aveva sollevato un grande dibattito che si era concluso con la decisione del governo di Grande Coalizione di vietare il tabacco in ogni genere di ristorante e bar, dal prossimo maggio. Ora, questa decisione verrà revocata. Molti medici si sono detti scandalizz­ati della decisione del futuro governo nero-blu. E lo stesso vale per i socialdemo­cratici che andranno all’opposizion­e (per altri motivi) e che ricorreran­no contro la decisione per vie legali.

Secondo l’Ocse, gli unici Paesi europei in cui non esiste un regime di divieto di fumo rigido in bar e ristoranti sono la Grecia e l’Ungheria. Ora si aggiunge l’Austria. Non è probabilme­nte una svolta nell’ondata globale antifumo: forse, però, il portafogli­o programmat­ico dei nazionalis­ti (o populisti) si arricchisc­e di un tema.

Nella divisione dei nuovi ministeri, al Partito della Libertà dovrebbero andare tra l’altro Esteri e Interni. Come garanzia che i nazionalis­ti di Strache non dominerann­o la politica interna austriaca, Kurz ha però garantito che il ministero degli Interni e quello della Giustizia non finiranno entrambi all’Fpö. Importante sulla questione rifugiati; ma anche per chi non fuma.

@danilotain­o

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