Corriere della Sera

«Così ho presentato Andrea al suo killer»

Estella, la fidanzata dell’ex calciatore: per la sua famiglia sarò sempre io la colpevole

- di Andrea Galli

Èstata lei, suo malgrado, a farli incontrare: Andrea La Rosa, il suo compagno, e Raffaele Rullo, un amico. E ora porterà con sé questa tortura «per l’eternità»: perché Rullo, insieme alla madre, è accusato di aver ucciso l’ex calciatore di cui Estella Bellini era innamorata. «Per la sua famiglia sarò sempre colpevole», dice al Corriere. I due stavano per andare a vivere insieme.

MILANO Si chiama Estella per deciso volere della mamma, metà romena e metà ungherese, appassiona­ta del libro «Grandi speranze» di Dickens e di una delle protagonis­te, bella e dall’esistenza sofferta. Estella era il nome che, in cirillico e vicino a una Madonna, Andrea La Rosa s’era fatto tatuare sul braccio in uno dei momenti di addii e ritorni dei sette anni di fidanzamen­to. Nel bar di un hotel di Brera il Corriere ha incontrato Estella Bellini. Suo malgrado — questo dato oggettivo trasforma il rimorso in un ulteriore, estremo supplizio —, ha fatto conoscere l’ex calciatore scomparso il 14 novembre con Raffaele Rullo, che insieme alla madre Antonietta Biancaniel­lo l’ha ucciso e nascosto in attesa di scioglierl­o nell’acido.

«Quell’animale... Leggi questi sms, inviati i giorni successivi». Eccoli. Dal killer a Estella che lo incalzava («Sto impazzendo, cosa posso fare per far tornare Andrea?»): «Io ci sono sempre. Ti sono vicino. Sento anch’io la sua mancanza. Mi spiace veramente tanto».

Le nostre due vite

La 32enne Estella (il papà, italiano, non c’è più) è nata alla Macedonio Melloni, ha studiato al liceo Tenca e aveva iniziato l’università, Giurisprud­enza, «l’adoravo ma in casa non

c’erano soldi e dovevo lavorare». Ha una figlia di sette anni da una precedente relazione, «mi son trovata sbattuta in strada incinta». Andrea era arrivato che la piccola aveva cinque mesi. «Ci avevano presentato degli amici. Lui abitava con la mamma che ha sofferto terribilme­nte la separazion­e dal marito, e io vivo con mia figlia. Per molti versi Andrea e io siamo, eravamo simili: abitudinar­i, per niente propensi ai gesti sdolcinati, a restare ogni secondo attaccati fisicament­e... Dopo un po’, ho iniziato a cercare certezze. Quest’anello con diamante è del 2016. Me l’ha, me l’aveva regalato a Parigi. Non ci siamo mai “isolati” molto, non abbiamo mai viaggiato granché e non certo perché io abbia fatto l’hostess con Blue Panorama e Alitalia. Ma le cose forse stavano cambiando, aveva acquistato un bilocale mansardato e mi aveva incaricato di occuparmi dell’arredo. Era un primo passo».

Confidenze intime

Lunghe sigarette sottili, gli occhiali da sole invano indossati per nascondere la disperazio­ne, la schermata dell’iPhone «bloccata» su quegli sms di Rullo. «La famiglia di Andrea m’incolpa di essere stata la responsabi­le... Gli daranno l’ergastolo? Non dev’esserci nessuna perizia, non sono pazzi, hanno pianificat­o ogni singolo passo razionalme­nte. Rullo, Rullo... Era un anno fa. Frequentav­a il mio gruppo di amiche e amici. Una sera c’era Andrea. Come potevo immaginare? Era normale che si mettessero a parlare. Meno normale, forse, che nel giro di qualche giorno iniziasser­o a “incollarsi” e Andrea confidasse i nostri litigi nel dettaglio. Se aveva bisogno di sfogarsi c’erano gli amici storici... Era un impulsivo, bisticciav­amo al telefono e lo trovavo sotto casa di notte, doveva salire per chiarirci. Quest’estate Rullo mi aveva chiamato rivelando segreti della nostra storia e avevo deciso di troncare con lui. Ha questa strana capacità di porsi come confidente: lo chiamavi, è successo a persone della mia cerchia, e ti stava a sentire per ore, intere ore. E no, non continuare a domandarlo: non aveva secondi fini, mai che ci abbia provato con le mie amiche, giuro. O forse no, cercava le prede giuste, blandiva, plagiava, programmav­a quando colpire. Come con Andrea».

Paure e soldi nascosti

Estella è impiegata in un’agenzia di viaggi e arrotonda come hostess in Fiera. «L’ho scoperto dai giornali che Rullo aveva un traffico di macchine e truffava le assicurazi­oni. Lo vedevamo come uno tranquillo: cioè moglie, figli, non parlava di sé e appunto s’interessav­a di come stessero gli altri, chiamava di mattino con una bella canzone all’autoradio e si sincerava: “Tutto ok?”. A inizio novembre Andrea mi aveva parlato di un incontro con Rullo e un altro, l’incontro del 14, quand’è stato ucciso. Lui avrebbe portato ottomila euro e quelli gli avrebbero dato in cambio un assegno. L’incontro lo spaventava e certe zone a cominciare da Quarto Oggiaro le evitava. Evitava tutto ciò non fosse controllab­ile. Aveva prelevato giorno dopo giorno e, accumulati gli ottomila euro, li aveva nascosti nelle cassette Vhs, ha una collezione, aveva sparso i soldi in casa per paura dei ladri. Ho letto di quella... la Biancaniel­lo... Dice che Andrea l’ha minacciata. Menzogne, tutte menzogne. Quando Andrea non tornava più, io ho sperato, ho pregato che fosse scappato per colpa mia, perché voleva starsene da solo. Tu sai come l’hanno ridotto? Com’era il corpo? Dimmelo, ti prego, dimmelo... A me non permettono di vederlo».

I piani e le paure Avevamo un progetto, stavamo sempre insieme Quando non tornava più ho sperato fosse scappato La doppia faccia I traffici di Rullo li ho scoperti dai giornali, sembrava uno tranquillo era sempre disponibil­e

 ??  ?? Insieme L’ex calciatore ucciso, Andrea La Rosa, con la fidanzata Estella Bellini. Sopra lo scambio tra la 32enne e l’arrestato Raffaele Rullo dove lui le dice di essere dispiaciut­o
Insieme L’ex calciatore ucciso, Andrea La Rosa, con la fidanzata Estella Bellini. Sopra lo scambio tra la 32enne e l’arrestato Raffaele Rullo dove lui le dice di essere dispiaciut­o

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