Corriere della Sera

«Chi sa parli, siete sul Titanic». Di Maio sfida il Pd

Il leader M5S: la commission­e non serve. Ma Brunetta: ripete le frasi di Casaleggio, da noi grande lavoro

- Fabrizio Caccia

«Maria Elena Boschi è solo la punta dell’iceberg», ha detto ieri il candidato premier del M5S, Luigi Di Maio, intervista­to da Lucia Annunziata a Mezz’ora in più, su Rai3. Poi, sul blog di Beppe Grillo, ha aggiunto: «C’è un filo rosso che lega Etruria, la Boschi, le banche venete, Verdini, Berlusconi e il patto del Nazareno?». Di qui, una proposta clamorosa: «Penso che il Pd stia affondando come il Titanic — le parole di Di Maio —. E prima che affondi faccio un appello a quelli del Pd: parlateci, diteci tutto sullo scandalo banche». Oggi intanto alle 11, a palazzo San Macuto, riprende il lavoro della Commission­e presieduta da Pier Ferdinando Casini. Sarà audito il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, sul passaggio delle banche venete a Intesa Sanpaolo e sul salvataggi­o del Monte dei Paschi di Siena (Mps). Domani, poi, sarà il giorno del governator­e di Bankitalia Ignazio Visco e, mercoledì, ci sarà l’audizione di Federico Ghizzoni, ex ad di Unicredit, ancora sul caso Boschi-Banca Etruria. «Non c’è bisogno della commission­e d’inchiesta», ha tuonato ieri sempre Di Maio. Così, a replicargl­i è stato Renato Brunetta, capogruppo dei deputati di Forza Italia e vicepresid­ente della Commission­e banche: «Il pappagallo Di Maio ripete a memoria le frasette della Casaleggio Associati, ma noi stiamo facendo un grande lavoro e daremo tante risposte a quesiti fino a ieri irrisolti». «Mi interessa poco se è colpa solo della Boschi — la chiusa del leader della Lega, Matteo Salvini —. La verità è che 63 miliardi di euro sono stati prestati per salvare le banche di altri Paesi europei. Un governo, allora, deve andare a Bruxelles e dire: “Ora ci riprendiam­o una parte dei 63 miliardi per i nostri risparmiat­ori”...».

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