Salta l’arresto per chi entra nei cantieri Tap
Boccia (Pd) dichiara inammissibile l’emendamento del governo. Plauso di M5s e di Liberi e uguali
ROMA Ha avuto poche ore di vita l’emendamento presentato dal governo nell’ambito della legge di bilancio sul Tap (Trans Adriatic Pipeline), il contestato progetto di gasdotto con approdo nel Salento, che prevedeva l’arresto per l’ingresso non autorizzato nei cantieri. Il presidente e relatore della Commissione Bilancio, Francesco Boccia (dem pugliese, della stessa area politica di Michele Emiliano), l’ha giudicato innammissibile. Bocciatura salutata favorevolmente soprattutto dalla sinistra e dal Movimento 5 Stelle.
Da tempo sindaci e popolazioni locali contestano il tracciato del gasdotto che dalla frontiera greco-turca attraverserà Grecia e Albania per approdare a Melendugno, in provincia di Lecce, permettendo l’afflusso di gas naturale proveniente dall’area del Mar Caspio in Italia e in Europa. Rotta alternativa a quella russa. Il clima di tensione ha suggerito al governo l’introduzione di un emendamento che equipara il Tap a un’opera di «interesse strategico nazionale», con l’effetto di prevedere il carcere da tre mesi a un anno per qualunque intrusione nei cantieri. La richiesta è stata avanzata, a nome del governo, dal ministro del rapporto con il Parlamento Anna Finocchiaro, ma su idea del ministro dell’Interno Marco Minniti. La norma ha suscitato le proteste di Liberi e Uguali, del Movimento 5 Stelle e della sinistra pd di Michele Emiliano.
Qualche giorno fa il governatore pugliese aveva paragonato il cantiere Tap ad Auschwitz: «Hanno alzato un muro di cinta con filo spinato, è impressionante». Erano seguite le scuse per il paragone improprio, ma la tensione non era scesa. Boccia spiega: «È una decisione che non ho preso a cuor leggero. Ma le regole si rispettano e questo emendamento era chiaramente illegittimo. Io credo, tra l’altro, che questioni come queste si risolvano con il confronto».
Soddisfatti per l’inammissibilità i Liberi e Uguali di Pietro Grasso: «L’emendamento militarizzava e criminalizzava il Salento per fare un favore a qualche spregiudicato imprenditore o multinazionale — spiega Nicola Fratoianni — Bene così. Evidentemente non tutti nel Pd hanno perso la testa». Sulla stessa linea i M5S: «È inaccettabile che un’opera inutile, anzi dannosa come il gasdotto Tap — scrivono in una nota — venga inclusa tra quelle considerate strategiche. Sarebbe stato l’ennesimo abuso di una politica che scavalca le comunità locali in ossequio alle grandi lobby delle fossili».