La lotta di Roginskij per la verità sul Gulag
Arsenij Roginskij, fondatore e presidente dell’associazione russa Memorial, è morto ieri all’età di 71 anni. Nel 1981 a 35 anni, sotto il regime comunista, era stato arrestato con l’accusa di falsificazione di documenti, accusato di aver trasferito materiali all’estero e prodotto pubblicazioni antisovietiche: condannato a quattro anni di reclusione, era tornato in libertà nel 1985 ed era stato riabilitato nel 1992.
Con il nome «Gruppo Memorial» si era formata nel 1987 a Mosca, a opera di alcuni giovani, un’associazione il cui scopo era la creazione di un complesso memorialistico in ricordo delle vittime del terrore sovietico: mossa dall’idea di raccogliere documenti e materiali, realizzare archivi e biblioteche, musei e monumenti, si diffuse in tutta l’Urss. Nel 1989 i rappresentanti di 200 città dettero vita all’Associazione Memorial, ufficializzata un anno dopo (al funerale del premio Nobel Andrej Sakharov, Mikhail Gorbaciov chiese alla vedova Elena Bonner che cosa potesse fare: «Registri Memorial», fu la risposta).
Da allora Memorial ha combattuto per la verità storica, per la libertà d’informazione e per la difesa dei diritti umani, lottando contro le limitazioni che, nell’era di Vladimir Putin, sono state messe a molte Ong: inserita con una falsa accusa tra le «associazioni straniere», Memorial ha continuato la sua attività fra mille difficoltà fino a oggi. In una intervista di qualche anno fa, Roginskij aveva ricordato come il potere stesse «tentando in tutti i modi di emarginare, reprimere, soffocare i gruppi di protesta».
Nel 1998 Roginskij aveva pubblicato, insieme a Nikita Okhotin, un libro intitolato Il sistema dei campi di lavoro correzionale in Urss 19231960, dove per la prima volta erano riportate notizie dettagliate su questi e tutti gli altri tipi di campi (anno di apertura, numero dei detenuti nei vari periodi, attività produttive che venivano svolte): un’opera fondamentale che ha aperto la strada a tutti i successivi studi storici e scientifici sul Gulag e sulla repressione in Urss sotto Lenin e Stalin.