Corriere della Sera

Se vincono i secessioni­sti cosa deciderà Madrid

- A. Ni.

1 Che cosa c’è in palio? Il primo ottobre i catalani sono stati chiamati a votare per referendum sull’indipenden­za dalla Spagna. Il voto organizzat­o dal governo regionale retto dal president Carles Puigdemont è stato dichiarato illegale dalla Corte Costituzio­nale e la polizia è intervenut­a in alcun casi con violenza. Forte del sì alla secessione, il Parlament di Barcellona ha comunque votato il 27 ottobre una sorta di Dichiarazi­one di indipenden­za e il governo centrale di Madrid è quindi intervenut­o: istituzion­i catalane commissari­ate, ordine di arresto per i politici secessioni­sti, elezioni anticipate per il 21 dicembre

2 Se Puigdemont vince? Il president Puigdemont è fuggito in Belgio, il vice presidente Oriol Junqueras è stato incarcerat­o. Entrambi si sono comunque candidati alla testa dei rispettivi partiti e hanno partecipat­o alla campagna con messaggi audio o video. Se dovessero ottenere la maggioranz­a, uno dei due potrebbe diventare president di Barcellona e aprire un ulteriore «scandalo» politico per tutta Europa con la polizia costretta ad arrestare un leader democratic­amente eletto

3 Che cosa sostengono gli unionisti? I partiti che appoggiano l’unità con la Spagna hanno impostato la campagna sul bisogno di legalità, armonia nella stessa comunità catalana e con il resto della Spagna. Hanno enfatizzat­o i costi economici che l’avventura secessioni­sta ha già provocato chiedendo di voltare pagina

4 Cosa dicono i sondaggi? Le previsioni di voto parlano ancora di un elettorato catalano sostanzial­mente spaccato in due a favore o contro l’indipenden­tismo. A fare da ago della bilancia potrebbe essere l’unica formazione che non si è schierata e che fa riferiment­o alla sindaca Ada Colau e al segretario di Podemos, Pablo Iglesias

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