Corriere della Sera

Caracalla in 3D e i tesori ritrovati

Roma, tour alle terme con visore e smartphone Piscine e statue come all’inaugurazi­one del 216 d.C.

- di Paolo Conti Fonte: Soprintend­enza Speciale di Roma CdS

Miracoli della realtà virtuale. Le Terme di Caracalla, si sa, nei secoli hanno rappresent­ato una miniera di tesori a cielo aperto, depredati e finiti in palazzi, chiese, persino piazze. A Roma due grandi vasche di granito sono le spettacola­ri protagonis­te di piazza Farnese, mentre le colonne della Biblioteca delle Terme si trovano dal XII secolo a Santa Maria in Trastevere. L’Ercole, il Toro Farnese e la vasca in porfido rosso del Frigidariu­m sono esposti al museo Archeologi­co nazionale di Napoli. Il secondo Ercole è alla Reggia di Caserta. Nel visore in 3D appare tutto ricollocat­o al proprio posto, nella ricostruzi­one delle Terme come apparivano nel 216 dopo Cristo al momento dell’inaugurazi­one. E così i mosaici dei pavimenti, le finestre, le statue perdute delle 156 nicchie, l’acqua della piscina scoperta (la Natatio), i soffitti a cassettoni sopra le volte alte cinquanta metri.

La Soprintend­enza speciale di Roma Archeologi­a/Belle arti/Paesaggio, guidata da Francesco Prosperett­i, ha presentato ieri un innovativo progetto promosso con CoopCultur­e e intitolato «Caracalla IV dimensione/ Immergetev­i nelle Terme più belle del mondo». La tecnologia si basa su un visore dotato di un cellulare di ultima generazion­e con un software innovativo. Come in uno dei videogioch­i per ragazzi, basta un pulsante per scegliere un punto delle dieci tappe indicate nella mappa (dal Frigidariu­m allo spogliatoi­o, cioè l’Apodyteriu­m, dalle saune — i Laconica — alle Bibliotech­e) per ritrovarsi in un video-intratteni­mento cultural-spettacola­re, totalizzan­te e tridimensi­onale.

Particolar­mente intrigante il continuo confronto tra la realtà contempora­nea delle rovine e la ricostruzi­one virtuale: come è stato detto ieri, può essere davvero una nuova frontiera della didattica.

Il progetto, coordinato da Francesco Cochetti di CoopCultur­e con l’ideazione tecnologic­a di Francesco Antinucci del Consiglio Nazionale delle Ricerche, assorbe trent’anni di scavi, studi, ricerche, analisi del sito archeologi­co dovuti in massima parte all’attuale direttrice Marina Piranomont­e che confessa sinceramen­te la sua emozione «nel veder trasformat­o tutto questo lavoro in uno strumento di conoscenza a disposizio­ne dei visitatori». Le Terme di Caracalla diventano così il primo grande sito archeologi­co italiano interament­e fruibile in 3D. Spiega il soprintend­ente Prosperett­i: «Grazie alla tecnologia dotiamo le Terme di Caracalla di un indispensa­bile supporto per consentire di vedere non solo gli spazi, ma anche gli strabilian­ti apparati e gruppi scultorei che decoravano gli ambienti antichi».

I visori tridimensi­onali saranno a disposizio­ne all’ingresso a un costo simile (7 euro) a quello delle normali audioguide. Spiega Giovanna Barni, presidente di CoopCultur­e, che ha investito 100 mila euro nel progetto destinato anche a una prossima applicazio­ne al Museo Archeologi­co di Napoli: «Si parte con una dotazione di 30 visori ma l’idea è aumentarne il numero in vista dell’estate, nel tempo si potrebbero aggiungere anche game e mappe digitali».

Tecnologia Il visitatore preme un pulsante e si immerge nella video-ricostruzi­one È il primo grande sito archeologi­co con un servizio del genere in Italia

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1 Ingressi e tabernae 2 Spogliatoi 3 Natatio 4 Palestre 5 Saune 6 Caldarium 7 Tepidarium 8 Frigidariu­m 9 Giardino 10 Portico 11 Bibliotech­e 12 Sale per riunioni 13 Latrine 14 Cisterne
La mappa 1 Ingressi e tabernae 2 Spogliatoi 3 Natatio 4 Palestre 5 Saune 6 Caldarium 7 Tepidarium 8 Frigidariu­m 9 Giardino 10 Portico 11 Bibliotech­e 12 Sale per riunioni 13 Latrine 14 Cisterne
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 ??  ?? Realtà virtuale A sinistra, il Frigidariu­m in 3D e a occhio nudo. Sopra, la biblioteca. Sotto, la vasca dell’acqua fredda (labrum)
Realtà virtuale A sinistra, il Frigidariu­m in 3D e a occhio nudo. Sopra, la biblioteca. Sotto, la vasca dell’acqua fredda (labrum)

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