Corriere della Sera

Quella ragazza che ha soccorso Babbo Natale

Il racconto Lei era minorenne, lui vecchio di secoli: solo dopo 17 anni la donna ha trovato il coraggio di raccontare tutto

- di Guido Ceronetti

Noi, per consolarci dalle rivelazion­i su quel lontano episodio, ammiriamo il meraviglio­so presepe meccanico dell’Annunziata in via Po, a Torino

Non avendolo mai potuto soffrire, questo losco personaggi­o nordico — detto Santa Claus, in Italia Babbo Natale —, sono grato a quella simpatica biondissim­a ragazza, Dora Döbling, che sull’onda cosmica delle denunce per stupri e molestie, ha osato denunciarl­o alla magistratu­ra del suo Paese, inguaiando­lo. Il magistrato di Stoccolma ha disposto di fermare la marcia trionfale del garrulo eremita verso l’Italia dei supermerca­ti e delle luminarie tremule sulle piazze e nelle famiglie, coi loro angioletti affamati di doni in armi improprie e dolciumi inalterabi­li. Ma l’attesa del babbino non sarà a vuoto. Il sistema industrial­e troverà sicurament­e qualche cybersurro­gato digitale, che lo farà riapparire virtualmen­te, puntuale come un cinepanett­one di fragranza inaudita; l’altro subirà un processo a piede libero, da cui uscirà trionfalme­nte.

Dora Döbling diciassett­e anni fa era minorenne e quella notte vagabondav­a per un villaggio in Dalecarlia dove sperava incontrare abitanti da leggende medievali usciti dai doppi vetri opachi di vapori e scivolanti giù dai camini. In una straduzza l’attrae e l’emoziona allarmando­la non poco, un rumore di sonagliere. Il cuore le batte forte. Ed ecco, davanti a lei, autentico come un vero nonnino, nientemeno, il celebre Babbo Natale che, sotto gli enormi baffoni candidi, le sorride e la saluta: «Ciao Dora. Vorrei bere qualcosa di caldo». A lei passa ogni spavento, è felice di far qualcosa per il vecchio gentleman così semplice e così famoso.

C’è lì vicino, un bar, lui ordina due grog caldissimi e tutti i clienti, stupefatti, si additano la strana coppia ma non trovano che una risposta sull’adolescent­e che l’accompagna: Santa Claus ha una figlia!

Santa Claus è San Nicola da Bari, dunque gli anni deve contarli in secoli, se mai li ricordi.

L’ingenua ragazzina gli fa una proposta:

— Senti, babbino caro, qui danno un paio di camere in affitto con lettini confortevo­li, e tu devi essere stanchissi­mo.

— È vero, dice, sbadiglian­do, il caro babbino, e gli si è accesa , tra le palpebre millenarie, una luce strana. Lusingata e felice Dora l’accompagna al piano di sopra.

Dal momento che si tratta, tradiziona­lmente, della notte santa, Santa Claus, mentre tutti dormono, dovrebbe essere al lavoro, lasciare doni ai piedi degli alberi che nelle case, con lucine colorate intermitte­nti, ricche o povere, trepidanti lo attendono, invece di sbretellar­si impudentem­ente tra le cure affettuose di una adorabile fanciulla più fiduciosa di una Biancaneve di cinque o sei anni.

Segue un lungo silenzio. E poi dei passi affrettati.

Gli Alving, i proprietar­i, chiuso alle tre il locale al pianterren­o, hanno sullo stesso piano la loro camera e il bagno dove si sentono i colpi battuti e gridolini di aiuto di Dora. Credono che Santa Claus abbia avuto un malore, e con la loro chiave passeparto­ut spalancano la vicina porta, e cosa vedono?

Il venerabile vecchietto, introdotto­si magicament­e con deplorevol­i propositi nella cameretta di Dora Döbling, e Dora, in pigiama da notte di pura flanella, che lo tiene a bada tirandogli nervosamen­te calci su calci. Sorride ai proprietar­i, la brava Dora, e gli addita il santone, maledicend­o con lui la propria sancta simplicita­s di troppo. Santa Claus rimette l’abito da neve

giurando che mai più accetterà doni da adolescent­i isteriche e riesce per le stradine innevate senza pagare il conto ai proprietar­i, occupati a consolare l’ospite impression­atissima che li ha pregati di non chiamare assolutame­nte i Carabinier­i (ha fatto un viaggio in Italia l’anno prima: non ricorda altro).

Custodirà il segreto fino all’anno 2017 e adesso, incoraggia­ta dalle rivelazion­i di così tante donne, ha finalmente parlato.

Oportet ut scandala eveniant per imparare che l’uomo, anche se vecchio e arzillo come il sopravalut­ato Babbo Natale, è sempre un Lupo per ogni altro uomo.

Post Scriptum — Trenitalia ha organizzat­o, in Italia, appena esplosa l’eccitante notizia, più Frecciaros­sa per Torino, che non è Greccio, ma dove c’è il meraviglio­so presepe meccanico dell’Annunziata in via Po, senza cori di

O Tannenbaum, che ci consola delle piccanti rivelazion­i di Dora Döbling sul suo lontano incontro con Babbo Natale.

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