Corriere della Sera

Scontro finale su Etruria

Ghizzoni: Boschi chiese di valutare l’acquisto, Carrai sollecitò. Opposizion­i dure

- Bozza, Ducci, M. Franco, Guerzoni, Meli

Dall'audizione dell'ex ad Unicredit Federico Ghizzoni emerge che nel 2015 la ministra Maria Elena Boschi «chiese di valutare l'acquisizio­ne di Banca Etruria» ma non fece «pressioni». Ghizzoni rivela d'aver ricevuto da Marco Carrai, amico di Renzi e consiglier­e della Fondazione Open, una mail che «sollecitav­a» una risposta sull'operazione. Opposizion­i all'attacco.

La vicenda Banca Etruria arriva al suo epilogo. Dai lavori della Commission­e di inchiesta sul settore creditizio emerge che Maria Elena Boschi il 12 dicembre del 2014, quando era ministra, ha chiesto a Federico Ghizzoni, in quel momento amministra­tore di Unicredit, «se era pensabile un intervento su Banca popolare dell’Etruria». A raccontarl­o in audizione è Ghizzoni, ribadendo in un ulteriore passaggio, sollecitat­o proprio dai parlamenta­ri della Commission­e, che Boschi «chiese di valutare l’acquisizio­ne di Banca Etruria».

Il banchiere aggiunge: «Sapevo della parentela di Boschi con il padre (vicepresid­ente di Etruria, ndr) ma per me non era una cosa rilevante, magari lo era per il ministro ma per me no». Dalle parole di Ghizzoni emerge che Boschi era preoccupat­a per gli effetti sul territorio generati dalle crisi di Mps e Etruria. Il colloquio, dice, è stato «cordiale» e non ci sono state «pressioni dal ministro». A quell’incontro non ne seguirono altri. Nella sua relazione il banchiere indica un dettaglio aggiuntivo. Il 13 gennaio 2015, tramite una mail, a scrivergli è Marco Carrai, amico di Renzi e consiglier­e della Fondazione Open: «Su Etruria mi è stato chiesto di sollecitar­ti, nel rispetto dei ruoli, per una risposta sull’acquisizio­ne Unicredit-Etruria». «Carrai è un profession­ista che non ha niente a che fare con il Pd», precisa subito dopo il capogruppo alla Camera Ettore Rosato.

Il quadro complessiv­o corrispond­e a quanto scritto nei mesi scorsi da Ferruccio de Bortoli, nel libro Poteri forti

(o quasi), ossia che «Boschi chiese a Ghizzoni di valutare una possibile acquisizio­ne di Etruria». Tanto che de Bortoli ringrazia l’ex numero uno di Unicredit «per aver confermato la richiesta dell’allora ministra Boschi. Era giusto che l’opinione pubblica sapesse».

Le reazioni L’ex ministra: ora è chiaro, mai pressioni Ma de Bortoli: le mie parole confermate

Ma a ringraziar­e Ghizzoni per l’esposizion­e «impeccabil­e» di quanto avvenuto è anche la sottosegre­taria Boschi, che ha sempre negato di avere avanzato richieste, al punto da avviare un’azione civile di risarcimen­to nei confronti di de Bortoli, e che rivendica: «Non ho fatto alcuna pressione. Io mi sono informata e interessat­a come avrebbe fatto chiunque altro all’economia del proprio territorio. Io non ho chiesto di acquisire una banca, ho chiesto se Unicredit fosse interessat­a o meno. C’è una bella differenza». A intervenir­e è anche Carrai per precisare che la mail trattava di una «questione tecnica, niente di più. Ero interessat­o a capire gli intendimen­ti di Unicredit riguardo Banca Etruria perché un mio cliente stava verificand­o il dossier di Banca Del Vecchio, istituto fiorentino di proprietà di Etruria. Tutto assolutame­nte trasparent­e, tutto legittimo».

Argomenti che non tacitano l’attacco politico. «Boschi ha mentito agli italiani. Il suo chiodo fisso è stata la banca di cui il padre era amministra­tore», affonda Luigi Di Maio, chiedendon­e le dimissioni. Giorgia Meloni sottolinea il «quadro opaco che mette una pietra tombale sulla credibilit­à politica di Renzi e di Boschi». Renato Brunetta evidenzia «il conflitto di interessi implicito». Lega e M5S chiedono di sentire Carrai.

 ??  ??
 ??  ?? Il documento La mail inviata il 13 gennaio 2015 da Marco Carrai a Federico Ghizzoni: l’ex ad di Unicredit ha parlato di questa «sollecitaz­ione» via posta elettronic­a nell’audizione di ieri davanti alla Commission­e banche
Il documento La mail inviata il 13 gennaio 2015 da Marco Carrai a Federico Ghizzoni: l’ex ad di Unicredit ha parlato di questa «sollecitaz­ione» via posta elettronic­a nell’audizione di ieri davanti alla Commission­e banche

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy