Milano, la ragazza impiccata: si indaga per omicidio
Giallo di Carlotta, nuova autopsia Il pm: «Riesumare il cadavere»
Si ricomincia daccapo. E stavolta il reato ipotizzato è omicidio volontario aggravato, non più istigazione al suicidio.
La storia nera di Carlotta Benusiglio, ex modella e stilista morta a 37 anni, a Milano, in circostanze ancora tutte da chiarire, riprende dal giorno in cui fu ritrovata. La vide un uomo che portava a spasso il cane, la mattina del 31 maggio 2016: una sciarpa intorno al collo diventata cappio, il corpo appeso a un albero del parchetto di fronte casa sua, i piedi che toccavano terra.
Adesso, a un anno e mezzo da quel giorno, le indagini ripartono da una nuova autopsia. Il pubblico ministero Gianfranco Gallo ha disposto la riesumazione del cadavere e ha fissato al 3 gennaio un’udienza per formalizzare la nomina del consulente che se ne occuperà. Una «necessità», scrive nella notifica, date le «risultanze contrastanti delle consulenze tecniche già disposte».
Ma in quelle due pagine c’è un’altra notizia: Marco Venturi, classe 1976 e fidanzato di Carlotta (che in un altro fascicolo è indagato per stalking dopo averla tormentata e mandata più volte in ospedale), non è più inquisito, appunto, per istigazione al suicidio. La Procura ha cambiato il capo di imputazione in omicidio volontario aggravato.
Prima di arrivare alla chiuni sura delle indagini e prima di stabilire se rinviarlo a giudizio oppure no, ci sarà quindi l’esito di una nuova autopsia, da valutare assieme agli accertamenti tecnici della polizia, alle consulenze già eseguite (fra le altre quella del medico legale Roberto Testi) alle deduzioni della difesa dell’indagato (l’avvocato è Andrea Belotti) e alle consulenze volute dalla famiglia di Carlotta, difesa da Gian Luigi Tizzo- e Paolo Pieragostini.
Intanto in questi ultimi mesi il caso della stilista morta in Piazza Napoli è diventato un rebus. Con le immagini di Marco Venturi emerse nitide dalla memoria delle telecamere di sorveglianza negli orari in cui lui giurava di non essere lì. Le ha scovate Antonio Barili, professore di informatica forense a Pavia e consulente della famiglia di Carlotta. Nelle riprese si vede Venturi andare verso il punto in cui Carlotta è stata ritrovata: accanto a lui c’è una figura poco nitida che gli inquirenti pensano sia la fidanzata. E poi, un paio di minuti più tardi, l’uomo viene inquadrato mentre torna indietro da solo. Sono più o meno le quattro del mattino, l’ora in cui Carlotta è morta.
Le telecamere sono quelle mobili, inquadrano sempre la stessa fascia della piazza: si vedono gli aloni luminosi dei lampioni in lontananza, sempre gli stessi. Ma a un certo punto c’è qualcosa che oscura la luce del lampione in fondo al campo visivo. È il corpo di Carlotta, hanno ricostruito i consulenti di sua madre Giovanna e di sua sorella Giorgia.