NELL’ITALIA DEI VINCE SEMPRE IL PESSIMISMO
TALK SHOW
Caro Aldo, siamo cresciuti in tempi in cui le feste erano di riposo per tutti tranne per i servizi d’emergenza. I bimbi vanno a scuola e alla domenica devono stare con i loro genitori. E non credo proprio che calerebbero vendite e posti di lavoro: tutto si spalmerebbe su altri giorni. Chi ragiona così è perché non ha mai provato a lavorare sapendo che i suoi bimbi la vorrebbero a casa con loro. All’estero, in certi Paesi si trova chiuso tutto anche dal sabato pomeriggio.
Cara Bruna, capisco le sue motivazioni ma oggi il problema in Italia mi pare trovare il modo di lavorare di più, e non di meno.
IL CASO BOSCHI
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Aldo Cazzullo - «Lo dico al Corriere» «Lo dico al Corriere» @corriere gradirei la sua opinione su alcuni aspetti relativi ai talkshow che io considero estremamente negativi e che, a mio avviso, sono in gran parte causa del loro sempre più scarso interesse. Il principale, ritengo, sia il continuo applaudire a ogni dichiarazione, anche la più banale, sia dell’interrogato, sia del conduttore. Il secondo aspetto, forse non meno rilevante, è quello di far apparire sullo schermo tv, in contemporanea, sia chi sta esprimendosi, sia chi interloquisce mentre fa spallucce, ridacchia o, peggio ancora, interviene, generando una incomprensibile «cagnara» che toglie ogni valore al contesto.
Marzabotto (Bo) di