Manovra, raddoppiano i fondi per le vittime dei crac bancari
Arriva l’una tantum ai professori universitari. Oggi l’esame dell’Aula
Dal fondo per l’antibracconaggio ROMA ittico (1 milione di euro), a quello per l’indennizzo degli italiani che hanno subito danni in Libia e Venezuela. Passando per l’una tantum ai professori universitari, il rinvio della direttiva Bolkenstein sui servizi, che salva gli ambulanti per un anno, gli sgravi alle coop che assumono i rifugiati. E altre centinaia di piccoli e piccolissimi interventi.
Sulla Legge di Bilancio 2018, ultimo treno in transito, con le Camere ormai pronte allo scioglimenti, entra di tutto. In Commissione Bilancio a Montecitorio Ministri e sottosegretari hanno svuotato i cassetti, cercando di sistemare le partite in sospeso, e i parlamentari tentato di piazzare gli ultimi colpi in chiave elettorale. «Quest’anno non c’era neanche il milleproroghe» commenta, esausto, il presidente della Bilancio, Francesco Boccia. «Una pressione incredibile. C’era tutta Italia dice - dietro alla porta della Commissione».
Una settimana di lavoro, con un paio di nottate piene, per esaminare e votare 1.500 emendamenti, che erano poi solo quelli “selezionati” dai gruppi. Tra i quali molti arrivavano dal Senato, dove le modifiche erano state molto limitate. Ne sono stati approvati tre o quattrocento ed il testo della Legge, uscito da Palazzo Chigi con un centinaio di articoli, è arrivato a contarne cinque volte di più. Anche la sterilizzazione dell’Iva, la principale misura della manovra, e che ne assorbe quasi tre quarti in termini finanziari (14 miliardi su circa 20), oggi appare un ricordo sbiadito.
Fatto sta che l’ultimo convoglio normativo è arrivato in porto. Forse, con il maxiemendamento che il governo presenterà in Aula oggi e sul quale chiederà la fiducia, ci sarà qualche ulteriore piccola correzione, ma la manovra ormai è definita.
Tra le modifiche più rilevanti dell’ultima ora ci sono l’una tantum ai professori, per compensarli del blocco degli scatti, che vale tra 2.200 e 2.500 euro a testa nel prossimo biennio e il concorso per ricostituire il corpo dei dirigenti delle Agenzie fiscali, falcidiato dalla sentenza della Consulta. C’è il raddoppio dei fondi per i risparmiatori vittime del crack delle banche venete. E la stabilizzazione di 800 precari della scuola che aspettavano da vent’anni. Miracoli dell’ultima manovra della XVII Legislatura.