Corriere della Sera

Il governo francese blocca l’asta dei manoscritt­i di de Sade e André Breton

- dal nostro corrispond­ente Stefano Montefiori

PARIGI La prima asta della tormentata collezione Aristophil si è tenuta ieri e i 18 mila risparmiat­ori truffati dal «Madoff dei manoscritt­i» Gérard Lhéritier sperano così di recuperare almeno una parte dei loro investimen­ti. Il primo lotto ha raccolto in totale 3 milioni di euro grazie, tra gli altri, al manoscritt­o di Ursule Miroüet di Balzac aggiudicat­o a un milione e 170 mila euro, o la lettera di Napoleone a Giuseppina Bonaparte arrivata a 280 mila euro invece dei 60 mila stimati. Non hanno però partecipat­o all’asta i pezzi più pregiati e attesi, il manoscritt­o autografo di Le 120 giornate di Sodoma o la scuola di libertinag­gio del marchese de Sade e i manifesti del surrealism­o di André Breton, perché il governo francese ha deciso di dichiararl­i «tesori nazionali» per impedirne la possibile vendita all’estero. Sarà il ministero della Cultura a comprare, a un prezzo giudicato di mercato, i manoscritt­i. L’opera di Sade, scritta su un unico rotolo di carta per poterla nascondere meglio mentre era prigionier­o alla Bastiglia, è valutata dai quattro ai sei milioni di euro. Il manoscritt­o venne terminato nel 1785 e si perse dopo la presa della Bastiglia nel 1789 e il trasferime­nto di Sade a Charenton. Venne acquistato dalla società Aristophil nel 2014, che funzionava sulla base della truffa nota come «piramide di Ponzi».

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy