Fca, le scelte di Marchionne Corsa in Piazza Affari, più 6,3%
A giugno l’investor day a Balocco per presentare veicoli ibridi ed elettrici
Il titolo di Fiat Chrysler, in soli due giorni, ha guadagnato in Borsa più dell’11% e gli analisti, di differenti istituti bancari, si dicono ottimisti sull’andamento del titolo. Un rialzo — non solo italiano, dove in Piazza Affari ieri ha guadagnato un altro 6,3% superando 17 euro, mentre in Usa ha oltrepassato i 19 dollari, entrambi record storici — di cui, per molti, è difficile comprendere le ragioni. Una crescita vicina al 15% che apre molti scenari. E che ha avuto effetti anche sulla capogruppo Exor, Ferrari e Cnh. Il rialzo pare sia originato da acquisti convinti della bontà dei fondamentali e non frutto di pura speculazione, una concentrazione di acquisizioni che vedono nel futuro della società italo americana un forte incremento di valore che, gli analisti della Jp Morgan, contabilizzano in 21 euro. Inoltre i dati di vendita, pur in calo a dicembre, sia in Usa che in Italia, hanno chiarito la nuova strategia commerciale che , lentamente, sta eliminando i km 0 e le poco redditizie immatricolazioni a flotte.
Le consegne hanno evidenziato la crescita del marchio Alfa Romeo, sia nella regione Emea dove ha totalizzato un più 24,6%, sia negli Stati Uniti, dove, nel 2017, sono state consegnate oltre 14 mila tra Giulia e Stelvio.
Sergio Marchionne presenterà il suo piano industriale valido sino al 2022, fissato attualmente il primo giugno, a Balocco, ma potrebbe essere spostato. Un ruolino di marcia, meditato a lungo che potrà forse essere modificato, trasformato dal suo successore (nella stessa occasione dovrebbe essere ufficializzato il nome di chi prenderà il posto di comando), un congedo che lascerà certamente una sicura traccia.
Si sbaglierebbe invece a vedere in questo rialzo i rumors di una possibile alleanza a breve termine, in questo momento non vi è nulla di concreto, Marchionne, nell’investor day di giugno, presenterà e farà provare alla stampa ed agli investitori di tutto il mondo, modelli anche con tecnologia ibrida ed elettrica, punta a dimostrare che Fca ha fatto maturare i tempi su queste tecnologie destinate sembra di più a cambiare il mondo della mobilità, senza disperdere investimenti. Per la fine del 2018 l’amministratore delegato vuole lasciare un gruppo senza debiti, un «albero di Natale» con mille luci, pronto anche per essere acquistato o condiviso con altri costruttori. Da Pomigliano in poi Marchionne ha avuto come priorità l’occupazione italiana con stabilimenti da rendere sempre più competitivi, ieri il sindacato Fim-Cisl ha riconosciuto che la produzione nelle fabbriche di Fca, nel nostro Paese, è cresciuta, nel 2017, del 4,2%, grazie alla produzione di vetture di fascia medio/ alta che rappresentavano, nel 2012, solo il 20% dei volumi, nel 2017 hanno raggiungo il 64%. Negli ultimi quattro anni l’utilizzo degli ammortizzatori sociali ( cassa integrazione) è passato da 32 milioni di ore a 5,8 milioni.
L’obiettivo rimane la piena occupazione entro la fine del 2018 quando verranno declinati gli investimenti e ridisegnato il programma di ogni marchio. Il brand Jeep è parte essenziale dello sviluppo, Wrangler è stata ridisegnata, per la prima volta, dopo un decennio, rimane il simbolo delle auto americane. La modernità del progetto si trova nel motore ibrido/gas/ elettrico, a quattro cilindri, cosa che poteva sembrare impensabile sul veicolo protagonista nella Seconda guerra mondiale. Al Salone di Detroit (13-28 gennaio) verrà presentata la nuova Cherokee, un anticipo sull’allargamento della gamma.