Corriere della Sera

Federcalci­o, il no grazie di Cairo Si rafforza la soluzione Sibilia

La Lega pressa il presidente del Toro che rifiuta la candidatur­a

- Monica Colombo © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Commissari­ata da otto mesi, divisa in più anime, arrivata addirittur­a in passato a invocare lo scisma dalla Figc sul modello della Premier League, la Lega di A a diciotto giorni dalle elezioni federali improvvisa­mente si compatta. Spinti dal desiderio di superare fratture e contrappos­izioni e dimostrare al contrario di rappresent­are il motore del movimento calcistico in Italia, i presidenti riunitisi ieri in via Rosellini hanno cercato al loro interno un candidato da aggiungere ai tre competitor già in corsa (cioè Damiano Tommasi, Cosimo Sibilia e Gabriele Gravina) per le imminenti votazioni della Federazion­e.

«Abbiamo bisogno di gente credibile», ha introdotto il discorso Enrico Preziosi. Così i club pressoché all’unanimità hanno chiesto a Urbano Cairo, presidente del Torino, di scendere in campo per portare avanti un programma di rinnovamen­to nel mondo del pallone. Il numero uno granata ha declinato sia per il già elevato numero di incarichi sia per il dispiacere di lasciare la presidenza del club, carica incompatib­ile con quella di vertice federale. «Mi impegno a trovare una soluzione positiva per il calcio sia per la Lega sia per la Figc», ha commentato Cairo. Dopo che la proposta è stata in un secondo momento avanzata anche all’a.d. juventino Marotta e al presidente della Lazio Lotito, l’assemblea ha deciso di affidare a una commission­e di 5 membri (oltre ai 3 dirigenti sopra citati si aggiungono Tavecchio e Fassone) gli incontri con tutte le componenti. Appuntamen­to perciò a domattina in via Rosellini con Sibilia (Lega Dilettanti), Nicchi (arbitri), Ulivieri (allenatori), Balata (Serie B), Gravina (Lega Pro) e Tommasi (calciatori).

La Lega di A — che conta in consiglio federale solo il 12% — intende recitare un ruolo prioritari­o: chiede maggior peso e più consiglier­i; invoca l’introduzio­ne delle seconde squadre e la riduzione delle squadre profession­istiche. I colloqui con Cosimo Sibilia (la sua Lnd pesa al 34% in consiglio, più di ogni altra componente) sono già stati avviati: al momento è lui il preferito dai presidenti. «La volontà di confronto della Lega di A trova la piena condivisio­ne della Lega Dilettanti. In un momento cruciale del futuro del calcio ritengo sia doveroso confrontar­si innanzitut­to con chi nel sistema immette le risorse maggiori. Auspico che con la serie A si possa trovare una sintesi dei programmi da attuare per il rilancio di tutto il movimento», ha dichiarato Sibilia che informalme­nte ha già avvisato Tavecchio di concedere alla A, in caso di successo elettorale, la vicepresid­enza. Poltrona a cui aspira Claudio Lotito.

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