Wendi, l’ex signora Murdoch Una spia cinese a casa Trump
Sulla Casa Bianca un nuovo caso di spionaggio. L’Fbi avrebbe avvertito Jared Kushner, genero di Trump, e sua moglie Ivanka che Wendi Deng, ex moglie di Murdoch, era un’agente della Cina.
L’amicizia Wendi Deng è amica intima di Jared e Ivanka: la coppia è stata ospite sul suo yacht
Non bastava il Russiagate, ora c’è anche la Mata Hari cinese nell’elenco dei sospetti sulla Casa Bianca. Protagonisti di questa nuova puntata Jared Kushner, ambizioso genero del presidente, e Wendi Deng, ex moglie di Rupert Murdoch, imperatore dei mass media. L’anno scorso il controspionaggio avrebbe avvertito Kushner che la signora, molto amica di lui e della moglie Ivanka figlia di Trump, probabilmente stava operando per conto del governo della Cina, la sua madrepatria. Wendi, secondo il dossier, si sarebbe mossa non proprio come una spia, ma come agente d’influenza per favorire un progetto edilizio a Washington della Repubblica popolare cinese, la nazione che Donald Trump in campagna elettorale aveva accusato di «stuprare» l’economia americana.
Un’altra «fake news», come dice sempre Donald Trump? O una voce da Guerra fredda in questo clima avvelenato? La rivelazione è del Wall Street
Journal, uno dei quotidiani di proprietà di Murdoch, che è molto ascoltato alla Casa Bianca.
Un passo indietro: Rupert lo Squalo, 86 anni, grande storia d’amore con la bellissima Wendi, 38 di meno, divorziò improvvisamente da lei nel 2013, dopo 14 anni di matrimonio e due figli. Separazione amichevole e rapidissima davanti a un giudice, ma segretamente molto amara per Mr. Murdoch: si disse che avesse scoperto l’infedeltà di lei. Non una sbandata qualunque, ma per Tony Blair, l’ex premier britannico che dai giornali di Murdoch, Sun e
Times in testa, aveva avuto un appoggio politico decisivo nella scalata al Numero 10 di Downing Street. E Tony era anche padrino di uno dei loro due figli. Saltò fuori un diario nel quale Wendi aveva confidato: «Quanto mi manca Tony (niente cognome, ndr), il modo elegante in cui veste, le sue belle gambe, la sue pelle... il suo sedere...». Pensieri da adolescente infatuata e spericolata. Smentita di lei e di Tony (Blair).
Succede nelle coppie comuni, ancor più in quelle del jet set: Rupert era al terzo matrimonio; la stupenda signora cinese naturalizzata americana aveva avuto diverse storie in precedenza, anche scandalose e pubbliche.
Ognuno per la propria strada. Ma senza rinunciare alle amicizie comuni. Quella con i Trump, per esempio. Wendi è intima di Jared e Ivanka, tanto che secondo i pettegolezzi avrebbe riavvicinato la giovane coppia invitandola sul suo yacht durante un periodo di crisi. Per il dossier passato al
Wsj, non lo avrebbe fatto solo per affetto ma per perseguire un piano a favore di Pechino. Un progetto finanziato dal governo cinese per la costruzione a Washington di una torre di 21 metri al costo di 100 milioni nel National Arboretum, a sette chilometri dal Congresso e dalla Casa Bianca. Non solo speculazione edilizia, ma anche possibile postazione di «ascolto» per lo spionaggio comunista. Il giornale di Wall Street conclude che Kushner era stato messo in guardia nel quadro dei briefing regolari dell’intelligence al momento in cui si insediò come consigliere del suocero alla Casa Bianca.
Smentite ferme: Wendi non sapeva niente del progetto, ha detto un rappresentante della ex signora Murdoch, nata nel 1968 nello Shandong e chiamata dai genitori Wenge, che significa Rivoluzione Culturale. Si aggiustò il nome in Wendi quando si trasferì in America. «Speculazioni senza fondamento», dice l’ambasciata cinese. A Pechino il portavoce degli Esteri commenta: «Non vogliamo che le parti in questione creino problemi nella cooperazione pragmatica Cina-Usa».
Di certo, Murdoch era un uomo molto esperto della vita quando sposò la bellissima cinese; anche Trump e i Kushner marito e moglie sono persone navigate; i giornalisti del
Wall Street Journal sono scrupolosi; a Pechino sono austeri. Guardando l’avvenente signora Wendi viene in mente la frase più celebre di Jessica Rabbit nel film Chi ha
incastrato Roger Rabbit: «Io non sono cattiva, è che mi disegnano così».