Abusi su un’allieva 15enne, prof di liceo arrestato
Roma, le violenze all’interno della scuola. Il racconto della ragazzina e la conferma del docente
Solo al momento di essere ascoltata in audizione protetta la ragazza si è resa conto di quello che aveva sopportato, quasi risvegliandosi da quella bolla di lusinghe e falsità in cui l’aveva trascinata il prof di italiano e latino, fino a farle subire abusi. Violenza sessuale è l’accusa con cui Massimo De Angelis, docente e vicepreside di un prestigioso liceo romano, il «Massimo», è stato arrestato ieri su ordine del gip Anna Marzano. Lui 53 anni, la studentessa 15. Due mesi di violenze all’interno dell’istituto scolastico scoperta dai genitori di lei grazie a un messaggio intercettato sul suo smartphone.
Prima avances e falsa complicità. Poi baci, palpeggiamenti, infine la violenza. Teatro un’aula delle medie usata di pomeriggio per le ripetizioni. Lezioni private all’interno della struttura, autorizzate dalla scuola, i cui responsabili erano però all’oscuro di tutto e si costituiranno ora parte civile contro il docente, annunciando anche un’azione disciplinare. I genitori della studentessa già temevano che fosse accaduto qualcosa, avevano notato cambiamenti nel comportamento della figlia, apparsa più nervosa e incline al pianto. La conferma ai loro sospetti prima delle vacanze di Natale: all’una di notte il papà ha «rubato» il telefonino alla figlia dopo aver udito l’arrivo di un messaggio. Era del prof: ««Buonanotte amore, scusa». Fino all’alba la giovane si è sfogata con i familiari, poi lo ha fatto con il pm Stefano Pizza e il procuratore aggiunto Maria Monteleone.
Le indagini del commissariato Viminale hanno appurato il resto. Il racconto della ragazza è circostanziato e attendibile, alcuni messaggi sono già agli atti e si scava nel pc e nel telefono del docente (che ha ammesso gli incontri sessuali) per recuperare foto intime che si sarebbe fatto inviare. Al vaglio anche il passato dell’uomo, convivente con la compagna e con un figlio di 22 anni, da 25 insegnante al Massimo, dove si sono diplomati economisti, politici, personaggi dello spettacolo, da Giancarlo Abete a Luca Cordero di Montezemolo, da Mario Draghi a Francesco Rutelli. Un’altra storia a tinte forti che quasi oscura quella del Tasso.