Corriere della Sera

Bingo, bongo, scimmie I «lapsus» della Lega

- di Gian Antonio Stella

«H anno programmat­o un flusso di dieci o quindici milioni di immigrati nei prossimi dieci anni perché questa maledetta razza pura, razza padana, razza eletta, va tenuta nella colonia celtico congolese», dice l’allora segretario Umberto Bossi a un congresso padano al Palavobis. «C’è chi sostiene che per non esser razzisti bisognereb­be anche abbracciar­e le scimmie, ma questo atteggiame­nto non mi pare che in Italia abbia seguito. (...) L’universali­smo antirazzia­le che vuole tutti uguali, dalla scimmia ad Einstein, è un’ideologia arrabbiata che non porterà mai da nessuna parte», sentenzia l’ideologo leghista Gianfranco Miglio. «L’Ulivo ha cessato di imbastardi­re il nostro sangue infettando­lo con quello degli extracomun­itari», barrisce Mario Borghezio, che pure non aveva avuto problemi a mischiarsi: «Le negre le ho provate quando sono stato in Africa, nello Zaire. Le katanghesi! Prodotto notevole. Mica come le bruttone nigeriane che battono da noi». «Rassista mi? Si figuri. Me la sono fatta con donne di tutti i colori. Anche con una gialla. E una nera. Quelli che non sopporto sono i delinquent­i, i ladri, i travestiti, i finocchi, gli spacciator­i. Già non li sopporto quando sono bianchi, si figuri negri». «Occorre usare con gli immigrati lo stesso metodo delle SS: punirne dieci per ogni torto a un nostro cittadino», spiega in consiglio comunale il leghista trevisano Giorgio Bettio. «Gli immigrati annacquano la nostra civiltà, rovinano la razza Piave» dunque per rimpatriar­li «sono disposto a tornare ai vagoni piombati», tuona il sindaco di Treviso Giancarlo Gentilini. «Cosa fare degli immigrati? Peccato che il forno crematorio del cimitero di Santa Bona non sia ancora pronto», ghigna l’allora senatore Piergiorgi­o Stiffoni, espulso poi dal Carroccio solo per ammanchi di cassa. «Amo gli animali, orsi e lupi, ma quando vedo le immagini della Kyenge non posso non pensare, anche se non dico che lo sia, alle sembianze di orango», ammicca Roberto Calderoli, che già aveva detto che «un Paese civile non può fare votare dei bingo-bongo che fino a qualche anno fa stavano ancora sugli alberi» e auspicato che «gli immigrati tornino nel deserto a parlare con i cammelli o nella giungla con le scimmie». «Dobbiamo decidere se la nostra etnia, la nostra razza bianca, la nostra società devono continuare a esistere o devono essere cancellate», afferma il candidato leghista alla presidenza della Lombardia Attilio Fontana. Eccetera eccetera eccetera. Ma la Lega non è razzista...

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