Premio Eliot a Ocean Vuong per la sua raccolta d’esordio
Con il suo esordio poetico aveva già vinto il Forward Prize for Best first collection e il Whiting Award 2016: a soli 29 anni il poeta Ocean Vuong ha ottenuto lunedì a Londra anche uno dei premi più prestigiosi del mondo, il T.S. Eliot prize, tra l’altro elevato quest’anno da 20 mila a 25 mila sterline per celebrare il proprio venticinquennale. Nato il 14 ottobre 1988 a Ho Chi Minh City, in Vietnam, e immigrato con la madre negli Stati Uniti, prima in Connecticut e poi a New York, Vuong ha una storia personale particolare: primo della sua famiglia a compiere un corso di studi, ha imparato a leggere solo a 11 anni. Allievo di Charles Simic e Ben Lerner, dopo le prime apparizioni su riviste letterarie ha pubblicato nel 2016 la sua prima silloge: Cielo notturno con fori
d’uscita, edita in Italia da La nave di Teseo — ha inaugurato nel luglio 2017 la collana di poesia «I venti» della casa editrice di cui Elisabetta Sgarbi è direttore generale — in un’edizione con la prefazione di Michael Cunningham. E proprio Cunningham, illustrando le 35 poesie della raccolta, si riferì all’opera nello stesso modo in cui Boris Pasternak definì l’arte di Vladímir Majakóvskij: dotata di «muscoli estetici ed emotivi». Il lavoro di Vuong (secondo esordiente a vincere l’Eliot dopo Sarah Howe, due anni fa) è stato definito dal presidente della giuria, Bell Herbert, come «l’arrivo definitivo di una voce significativa»: una lirica che adotta anche i miti greci per raccontare la ricerca del padre, il Vietnam del dopoguerra e un’America di cui il poeta, omosessuale, ha sperimentato anche la violenza e l’emarginazione.