Voto, le critiche dei vescovi
Berlusconi a Bruxelles, apertura di credito dalla Ue: rispetteremo i vincoli
Le aggressioni ai senzatetto e il tema del fine vita rientrano nella stessa categoria di disvalore: così il presidente della Conferenza episcopale italiana, cardinale Gualtiero Bassetti, nella prolusione al Consiglio. E ai partiti politici ricorda quanto sia «immorale lanciare promesse che già si sa di non riuscire a mantenere». Missione di Berlusconi a Bruxelles, dove ha incontrato Juncker. Primi duelli per i collegi nella sinistra.
La segreteria del Pd un ROMA mese fa aveva dato indicazioni chiare: «Nessun esponente del Pd vada in televisione quando ci sono rappresentanti di Liberi e uguali. Meglio evitare gli scontri, i nostri avversari non sono loro». Ma adesso eludere le sfide elettorali a sinistra è impossibile. E ce ne saranno diverse nei collegi uninominali. Era inevitabile. Oggi Renzi, che ieri ha lanciato la candidatura di Padoan a Siena, farà una diretta Facebook con Minniti per annunciare che il ministro dell’Interno si presenterà nel collegio di Pesaro. E al quartier generale di Liberi e uguali stanno pensando di contrapporgli Laura Boldrini, sempre che la presidente della Camera accetti una sfida così difficile: due visioni diverse dell’immigrazione a confronto.
A Roma 1, lì dove scenderà in campo Gentiloni, Leu sta meditando di candidare Rossella Muroni, ex presidente di Legambiente, ora coordinatrice della campagna di Grasso. Una sfida a metà. La decisione di non mettere contro il premier il «duro» Stefano Fassina, come si era immaginato in un primo tempo, è significativa. Nel Lazio infatti Leu è alleata con il Pd alle Regionali. Meglio, quindi, non farsi troppo la guerra.
Ma l’attacco più insidioso al Partito democratico Leu vuole sferrarlo a Bologna. L’idea è quella di mettere l’ex presidente della Regione Errani contro Casini nell’uninominale del Senato. La candidatura dell’ex leader dell’Udc aveva già provocato malcontento nel capoluogo emiliano e i vertici di Liberi e uguali vogliono sfruttare il disorientamento dell’elettorato del Pd. In compenso al Nazareno hanno deciso di far scendere in lizza, come capolista nel proporzionale a Bologna, per la Camera, Fassino. All’ultimo segretario dei Ds il compito di contrastare Bersani, che si candiderà nella stessa circoscrizione per Leu. Uno scontro tra due ex Pci, dunque. E non è detto che alla fine il Pd non sposti Casini dal Senato alla Camera o in un altro collegio e candidi nell’uninominale, contro Errani, l’ex segretaria dei pensionati della Cgil Carla Cantone.
Scendendo giù per la penisola, ecco la sfida a sinistra di Napoli: il medico Paolo Siani, fratello del giornalista ucciso dalla camorra, contro Epifani. Sempre in Campania, a Salerno, dovrebbe esserci lo scontro tra due «figli di»: Piero De Luca e Roberto Conte (il padre, Carmelo era un craxiano di ferro ora passato con Leu). Nel Salento, invece, dove si candida Massimo D’Alema, inseguito dalle indiscrezioni (da lui smentite) di un suo patto trasversale con Fitto, Poli Bortone ed Emiliano per essere eletto, il Pd potrebbe candidare la viceministra Teresa Bellanova o il senatore Nicola Latorre (che fu il braccio destro dell’ex premier).
Ancora top secret, e, quindi, al momento orfano di una sfida a sinistra, il collegio di Maria Elena Boschi (si parla di Firenze 1 o di Lucca), che, oltre nell’uninominale, correrà pure in tre listini del proporzionale (tra cui quello della Calabria). Domani Renzi potrebbe svelare il mistero.