Corriere della Sera

Finale di Champions, indagato il portavoce di Appendino

L’inchiesta non riguarda piazza San Carlo ma l’allestimen­to di un altro maxischerm­o a Torino

- (LaPresse) Giovanni Falconieri

Nel registro degli indagati TORINO per la serata di Champions League, organizzat­a il 3 giugno a Torino, è iscritto da ieri anche il nome di Luca Pasquarett­a. Il portavoce della sindaca Chiara Appendino non è coinvolto nel filone principale dell’inchiesta — in cui si procede per omicidio, lesioni e disastro colposi in seguito all’ondata di panico scoppiata in piazza San Carlo —, ma in quello che prende in esame l’evento gemello organizzat­o a Parco Dora. Un evento parallelo, ma soprattutt­o «fantasma»: sarebbe stato infatti gestito senza alcun permesso. A Pasquarett­a si contestano i reati di «invasione di terreni o edifici» e «apertura abusiva di luoghi di pubblico spettacolo o trattenime­nto».

A differenza di quanto accade nel salotto elegante della città, dove una donna di 38 anni perse la vita e altri 1.526 tifosi rimasero feriti, davanti al maxischerm­o allestito sotto la tettoia di un ex capannone industrial­e nel quartiere Spina 3 tutto si svolse senza problemi: nessun incidente, zero tensioni, di disordini neanche a parlarne. Ma per i pm Vincenzo Pacileo e Antonio Rinaudo, la proiezione della gara Juventus-Real Madrid sarebbe stata organizzat­a in modo informale, senza le delibere e le determinaz­ioni ufficiali. Non sarebbe stata trovata neppure una richiesta formale di incarico a un ente organizzat­ore, come invece era accaduto con Turismo Torino per l’installazi­one del maxischerm­o in piazza San Carlo.

A prendere in gestione l’evento sarebbe stato quindi Francesco Capra, titolare della società M&M Global Service. Il Comune avrebbe voluto assegnare il compito al Salone dell’Auto. Ma i responsabi­li del Salone dissero di no e indicarono a Palazzo Civico il nome di Capra, un loro allestitor­e di fiducia. Analizzand­o i documenti, i cellulari e i computer sequestrat­i, gli inquirenti sarebbero risaliti a Pasquarett­a. E avrebbero scoperto che il capo ufficio stampa della sindaca avrebbe tenuto direttamen­te i contatti con Capra. Incaricand­olo di organizzar­e l’evento.

Nel filone principale, quello sui tragici fatti accaduti in piazza San Carlo, sono 21 gli indagati. Tra loro anche la sindaca Chiara Appendino, il prefetto Renato Saccone e l’ex questore di Torino Angelo Sanna.

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Portavoce Luca Pasquarett­a, 31 anni, con la sindaca Chiara Appendino, 33 anni

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