Italia leader in Europa per investimenti in Africa
La cooperazione parla anche alle imprese e non più solo al mondo no profit. Un cambio di passo che l’Italia sta portando avanti con velocità. A ottobre scorso è stato chiuso un bando pilota lanciato dall’Agenzia italiana per la Cooperazione allo sviluppo — valore 5 milioni di euro — destinato alle imprese che vogliono investire in Africa. Ora sono al vaglio le 25 proposte arrivate sia da grandi imprese sia da piccole aziende. Una cifra contenuta destinata ad aumentare nelle intenzioni dell’Agenzia. Del resto l’Italia è già fortemente impegnata in Africa. Secondo l’ultimo rapporto Ocse, nel 2016 l’Italia è stato il primo investitore europeo. Davanti a noi ci sono gli Emirati Arabi con 14,9 miliardi e la Cina con 38,4 miliardi. Nel 2014 eravamo appena ventunesimi. In Africa ci sono i campioni nazionali che hanno una presenza storica nel continente, come Eni o Enel. Ma le opportunità per le nostre aziende non riguardano solo gli idrocarburi o le energie rinnovabili. Il nostro know how può essere determinante in settori come l’agribusiness, le infrastrutture o la logistica. Da domani per due giorni a Roma la Conferenza nazionale della Cooperazione allo sviluppo farà il punto sul ruolo dell’Italia e dell’Europa, con il suo piano per gli investimenti esterni dell’Ue da 4,1 miliardi per l’Africa e i Paesi di vicinato.