La Commissione banche? Si pensa già al bis
Attesa per venerdì la relazione. Il Pd: serve una vigilanza più efficace. M5S: nazionalizzare la Banca d’Italia
Le proposte dei gruppi parlamentari sono destinate a confluire in una relazione che dovrebbe essere pronta venerdì prossimo. Il documento riassumerà, insomma, i suggerimenti e le mozioni in materia di banche e settore creditizio, stabilendo un punto fermo sull’attività degli ultimi tre mesi della Commissione d’inchiesta, presieduta da Pier Ferdinando Casini. Il testo principale della relazione non conterrà valutazioni politiche o giudizi sulle vicende bancarie italiane, ma solo proposte per disciplinare sia il mercato creditizio e finanziario sia le autorità di vigilanza. Beneficiari finali di queste misure saranno i risparmiatori. Il termine per l’invio delle richieste da fare pervenire alla Commissione è scaduto ieri. A presentarle sono stati i gruppi parlamentari del Pd,di Forza Italia, del Movimento 5 Stelle, Lega Nord, Fratelli d’Italia, Federazione della Libertà, Gruppo Grandi Autonomie e Libertà. Dal versante di Forza Italia le proposte complessivamente sono sei, a partire dall’istituzione ex novo di una Commissione parlamentare di vigilanza sul settore bancario. Tra le indicazioni figura la creazione di una Procura nazionale per i reati economico-finanziari e una soluzione, come spiegato dal vicepresidente della Commissione Renato Brunetta, che superi le «agenzie di rating privatistiche che fanno quelo che vogliono». Ne discende l’idea di istituire un’Agenzia di rating europea. La proposta di Forza Italia di arginare il fenomeno delle porte girevoli, vale a dire l’assunzione o la collaborazione di dirigenti di Bankitalia e di Consob da parte dei soggetti vigilati, coincide con le richieste del Movimento 5 Stelle di stabilire sei anni di divieto, così come con quella del Pd. Tra i tre gruppi parlamentari combacia la volontà di predisporre una super procura con poteri sul settore finanziario, nel caso del Pd l’indicazione è di «andare verso la costituzione di sezioni specializzate a livello delle procure e dei tribunali distrettuali, verificando anche la possibilità di un coordinamento presso una procura nazionale». Ad accomunare Pd, Forza Italia e Fratelli d’Italia è la scelta di ricostituire la commissione bicamerale d’inchiesta sul sistema bancario all’avvio della prossima legislatura. Il deputato 5 Stelle Carlo Sibilia segnala, oltre alla class action per i cittadini che intendono costituirsi in gruppo nei confronti di una banca che li abbia danneggiati, le proposte di nazionalizzazione di Bankitalia e di Borsa italiana, oggi possedute rispettivamente da una serie di istituti bancari e dagli inglesi di London Stock Exchange. Le richieste di nazionalizzare non indicano le coperture finanziarie. Un obiettivo che avvicina la linea di Forza Italia al Movimento 5 Stelle prevede la netta separazione delle attività tra banche commerciali e banche d’affari. Un punto su cui insiste il senatore Andrea Augello (Federazione della Liberta) è l’urgenza di rendere più stretta la collaborazione tra Bankitalia e Consob, alla luce di alcuni cortocircuiti tra autorità vigilanti, emersi durante i lavori della commissione.
Alla relazione finale, attesa per i prossimi giorni, seguiranno in seconda battuta le conclusioni con le valutazioni e i giudizi politici dei gruppi parlamentari. Un meccanismo con inevitabili regolamenti di conti, nel pieno della campagna elettorale, su vicende bancarie come, per esempio, Banca Etruria e il ruolo del sottosegretario Maria Elena Boschi.