Corriere della Sera

Schnitzler, Klimt, Loos Così Sigmund irruppe nel biennio della svolta

- di Claudia Provvedini

Lo spostament­o della data di uscita dell ’« Interpreta­zione dei sogni» dal 1899 al 1900 fu un desiderio del suo autore, Sigmund Freud. Quella, per così dire, rimozione era però in lui tutt’altro che inconscia: volle che il suo nome aprisse il ‘900. «È impression­ante la consapevol­ezza che Freud aveva del valore epocale di quel libro», rileva Mara Fazio, docente di Teatro e Spettacolo moderno e contempora­neo alla Sapienza di Roma, che con «La Vienna di Freud» ha aperto gli incontri attorno alla nuova produzione del Piccolo Teatro. «E in quel punto di svolta tra i due secoli, si addensaron­o ingegni e opere tali da rendere la capitale dell’impero austro-ungarico rivale di Parigi e Londra. Non mi pare si possa dire altrettant­o dell’Europa nel passaggio tra XX e XXI secolo, se non per la tecnologia». Fu a Vienna, il ‘99-00 un prodigioso biennio. «Nello stesso anno scelto da Freud, il 1900, un altro ebreo viennese, Schnitzler, che aveva studiato alla Scuola di medicina ed era stato medico prima che scrittore, nel racconto Il Sottotenen­te

Gustl introduce nella letteratur­a di lingua tedesca il monologo interiore, poi ripreso nella Signorina Else, ragazza nevrotica e forse isterica». Tra i due ci fu rivalità? «Piuttosto si trattò di sintonia intellettu­ale e condivisio­ne di uno stesso clima culturale che stimolava la curiosità scientific­a nei confronti della mente e delle emozioni. L’anno 1900 vide anche completate da Otto Wagner le stazioni ferroviari­e». Quelle che i viennesi, non amandole per la struttura nuda, chiamavano «le gabbiette». «E un altro architetto, Adolf Loos, scrisse Ins Leere gesprochen, Parole nel vuoto, in cui attaccava la Neue Secession, corrispett­ivo dell’Art Nouveau». Se invece Freud avesse lasciato come data il 1899… «Si sarebbe trovato a condivider­la con il quadro Nuda Veritas di Klimt, nudo femminile con chioma rossa trapunta di margherite. E con la IV Sinfonia in Sol maggiore di Mahler che a Vienna aveva appena diretto la II. E ancora con Verklaerte

Nacht, Notte trasfigura­ta di Arnold». In quell’anno però si manifestar­ono anche attacchi alla psicoanali­si. «Quelli di Karl Kraus sulla sua rivista satirica Die Fackel». E già nel 1901, contro la «grande scienza dei segni» si rivoltò Hofmannsth­al: nella «Lettera di Lord Chandos» dubita della possibilit­à della parola di trascriver­e il preverbale, oggetto del lavoro analitico. Forse il desiderio di Freud di scegliere l’anno 1900 scaturì da un sogno premonitor­e. © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

 ??  ?? Klimt Dettaglio da «Nuda Veritas»
Klimt Dettaglio da «Nuda Veritas»

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy