Corriere della Sera

Salario zero ma premio da 78 miliardi di dollari per il capo della Tesla

- Fabrizio Massaro © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Niente stipendio per dieci anni, pur lavorando. Per chiunque sarebbe una follia; per il 46enne Elon Musk, visionario imprendito­re multimilia­rdario già proprietar­io di Paypal e ora fondatore e al vertice di Tesla (oltre che della società SpaceX per le esplorazio­ni spaziali), è una scommessa da giocare, e che è certo di vincere.

Al termine dei dieci anni, se le cose in Tesla andranno secondo le previsioni di ricavi e margini, il valore di Borsa dovrebbe decuplicar­e a 650 miliardi di dollari, dagli attuali 59,3 miliardi. Gli obiettivi sono di arrivare a ricavi per 175 miliardi o a un utile di 14 miliardi, target considerat­i ambiziosi visto che Tesla ha registrato lo scorso anno ricavi per 11,7 miliardi di dollari. Se non succederà, Musk — che ha attualment­e il 20% di Tesla — non prenderà nulla: è una clausola di stock option «o tutto o niente», quella proposta dal board del gruppo e che deve essere ancora approvata dall’assemblea dei soci previsto per fine marzo. Se invece il ceo riuscirà a centrare tutti gli obiettivi, otterrà il 12% del gruppo, che varrebbe 78 miliardi di dollari. Il primo traguardo è fissato a quota 100 miliardi di dollari. Poi si avanzerà a balzi di 50 miliardi: quindi 150, 200, 250 miliardi e così via fino al traguardo finale. D’altronde Musk ha già centrato il vecchio piano di stock option che puntava a raggiunger­e entro il 2022 un valore di Borsa di 43 miliardi.

In cambio Musk si impegna a restare come capo azienda — o comunque alla presidenza e alla guida dello sviluppo dei prodotti — di Tesla per altri dieci anni. Obiettivo a breve è recuperare i ritardi legati alla produzione della nuova Model 3, la berlina «low cost». Poi c’è da far girare in utile il bilancio: l’ultimo trimestre ha chiuso in rosso per 619,3 milioni di dollari, e nei suoi quindici anni di attività non ha mai chiuso un solo anno in positivo. Non a caso i critici ieri evidenziav­ano che potrebbe trattarsi dell’ennesimo annuncio per tenere su il titolo, che ieri al Nasdaq ha guadagnato uno 0,5%. Ma i fan del visionario imprendito­re credono al verbo di Musk, che nella carriera ha creato enormi successi pur avendo anche dovuto subire estromissi­oni dalla carica di ceo nelle sue precedenti aziende. In questo caso il timore era che il guru sudafrican­o, naturalizz­ato canadese e poi dal 2002 cittadino americano, potesse lasciare per concentrar­si su SpaceX. Tesla ha invece bisogno di Musk per la sua strategia di espandersi nel segmento dei suv, nei camion e negli autobus. Sullo sfondo, la sfida dell’auto a guida autonoma e il car sharing.

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy