I primi studi nel ‘60 E ora si consacra la dieta mediterranea
1960 Primi significativi risultati della ricerca sul rapporto cancro-alimentazione. Identificati alcuni cancerogeni chimici;
1967 Uno studio sottolinea il ruolo degli stili di vita nell’insorgere del cancro: i giapponesi negli Usa dopo qualche anno si ammalano degli stessi tumori degli americani. Importanza confermata anche dai dati diffusi nel 1973 dallo IARC di Lione sull’incidenza dei tumori nei diversi Paesi.
1969 L’oncologo Burkit ipotizza che la scarsità di fibre nella dieta occidentale favorisca il cancro al colon. Negli anni 70 altri studi evidenziano la relazione fra i cibi sotto sale, bassi livelli di vitamina C e il tumore allo stomaco;
1981 I due epidemiologi Richard Doll e Richard Peto stimano che una dieta povera di grassi e carne e ricca di frutta e verdura aiuti a prevenire il 30-35% dei tumori. L’anno dopo il primo grande rapporto su cibo e cancro della National Academy of Sciences indica le linee guida per un’alimentazione sana.
1990 Molti studi confermano la relazione fra alcuni cibi e il cancro, per esempio fra alcol e tumore del colon e al seno. L’epidemiologa Silvia Franceschini raccomanda una dieta varia mentre i colleghi Steinmetz e Potter sottolineano l’azione preventiva di frutta e verdura;
2004-2014 EPIC, studio epidemiologico sugli stili di vita degli europei, indica la dieta mediterranea come il miglior regime alimentare contro il cancro mettendo in luce negli anni i benefici dei flavonoidi (antiossidanti di origine vegetale) contro i tumori gastrici e individuando nell’obesità un importante fattore di rischio