Corriere della Sera

Una bella sorpresa per il regista

- di Paolo Mereghetti

Molte conferme, un record, e una bella sorpresa. Cominciamo dall’ultima, quella delle quattro nomination per Chiamami col tuo nome di Luca Guadagnino, che rispetto ai Golden Globe ha confermato quella per il miglior film ma ha aggiunto quella per la sceneggiat­ura originale (che è firmata James Ivory ma cui ha lavorato, senza essere accreditat­o, anche il regista italiano) e quella per la canzone originale

(Mistery of Love di Sufjan Stevens). Confermato anche Timothée Chamalet tra i protagonis­ti ma non Armie Hammer tra i non protagonis­ti. Poi c’è il record di Meryl Streep che raggiunge ventuno nomination: ogni commento è superfluo, anche se probabilme­nte non sarà questo l’anno per la sua quarta statuetta. Nella categoria delle migliori attrici tutti danno per favorita (e meritatame­nte) Frances McDormand per Tre manifesti a Ebbing, Missouri così come tra i maschi dovrebbe spuntarla Gary Oldman per L’ora più buia (che dovrebbe essere premiato con chi ha saputo trasformar­lo così bene in Churchill, tre truccatori anche loro nominati). Più difficile fare previsioni per film e registi: non c’è più la netta supremazia delle produzioni indipenden­ti che aveva dominato ai Golden ma è probabile che i vincitori escano dal loro gruppo. Con un occhio di riguardo a Get

Out: è stata la rivelazion­e a sorpresa della stagione (botteghino compreso) e potrebbe essere anche quella della serata dei premi, il prossimo 4 marzo.

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