Corriere della Sera

Gioventù ignorata

- di Massimo Gramellini

Anome di chi non ha più la sua età, vorrei chiedere scusa alla dottoressa Elisiana Lovero, specializz­anda di trentatré anni. Nemmeno pochi, ma in Italia fino ai quaranta un medico — un avvocato, un usciere, un qualsiasi essere umano che non faccia il tronista o il candidato premier — viene trattato come se sedesse ancora sui banchi delle elementari. La dottoressa, assistente anestesist­a, segnala che la ragazzina sotto i ferri per una frattura al femore è in pericolo di vita. Ma nessuno le dà retta, in quella sala operatoria di Bari. A cominciare dai chirurghi, che si sentono rallentati, persino infastidit­i dalle sue osservazio­ni. Alla fine la allontanan­o dalla sala come un’intrusa, senza scendere dal pero delle loro certezze. La paziente muore. E adesso ci si chiede: per- ché non hanno creduto alla dottoressa, l’unica ad avere capito come stavano le cose? Perché era donna? Si spera di no. Dunque perché era giovane e non ancora «di ruolo»?

Abbiamo sentito dire tante volte che una società sana trae linfa dalle voci più fresche e se ne lascia sorprender­e. Non giudica le persone solo in base alla carta di identità e al numero di mostrine cucite sulla divisa. Il capo decide, ma prima di farlo presta orecchio a tutti i pareri, specie a quelli che provengono dalle menti meno contaminat­e dall’abitudine. Il fatto che succeda sempre più di rado è indice di presunzion­e e di paura. Chi si sente arrivato si sente anche infallibil­e e al tempo stesso minacciato da una generazion­e che invece ha l’impression­e di non arrivare mai.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy