Corriere della Sera

«I candidati premier? Una mistificaz­ione»

- di Antonio Polito

«Il governo del presidente è soltanto una fantastich­eria». «I candidati premier? Una totale mistificaz­ione». Giorgio Napolitano ne ha viste di campagne elettorali dal 1948 ad oggi. Mette in guardia «dalle cortine fumogene». E poi dice ancora al Corriere: «Questa legge elettorale cambierà ancora». Ma «sulla Ue non si torni indietro».

«G li scenari che leggo sul dopo voto sono spesso pure fantastich­erie, formule senza fondamento costituzio­nale. Ho esperienza in materia, visto che mi è stato attribuito il merito o il demerito di aver fatto nascere un qualche “governo del presidente”, magari “tecnico”; e posso dire che una simile fattispeci­e non esiste. Il presidente non può inventarsi un governo perché dominus è il Parlamento; tutti i governi sono espression­e della nostra democrazia parlamenta­re». Giorgio Napolitano, che pure ne ha viste tante dal 1948 ad oggi in diciotto campagne elettorali, appare preoccupat­o dai possibili esiti di questa.

«Quando la politica non riesce a dare soluzione a una crisi, il compito del capo dello Stato si fa certo più difficile, ma sempre dentro il dettato e la prassi costituzio­nale. Egli è chiamato a svolgere quella “funzione di coagulo” di cui ha scritto Livio Paladin, facendo leva sulla sua autorità e saggezza. Ha un vincolo, e uno solo: dare l’incarico a chi mostri di poter ottenere la fiducia di una maggioranz­a. Poi decide il Parlamento, e quel che nasce è sempre un governo politico».

Se non si riesce a formare un governo, è possibile tornare subito alle urne?

«È un’ipotesi estrema che non ha senso ora prospettar­e. Tanto meno per esercitare una pressione indebita sul capo dello Stato. Sergio Mattarella agisce con il suo stile fatto di riserbo, prudenza e misura. Ogni tentativo di forzargli la mano sarebbe indebito e scorretto. Egli farà ogni sforzo perché nasca una soluzione, impiegando il potere di persuasion­e che è proprio del presidente».

Ma se decide il Parlamento, allora la corsa a chi arriva primo, in assoluto o in una coalizione, tra i candidati premier è solo una finzione?

«Peggio, è una totale mistificaz­ione. Da quando in una legge elettorale è comparsa l’indicazion­e del capo del partito o della coalizione si è lasciato credere che il presidente del Consiglio sia eletto dal popolo invece che dal Parlamento, e tale ambiguità viene alimentata nell’opinione pubblica anche in questa campagna. Per di più non risulta in questo momento neanche un accordo interno alle rispettive coalizioni sul nome che intendereb­bero, una volta insediato il nuovo Parlabe mento, indicare al capo dello Stato. Né vale a questo proposito che un partito proponga una rosa di nomi anziché uno solo».

Dopo il voto bisognerà cambiare di nuovo la legge elettorale?

«Penso che anche chi ha votato questa legge, con le gravi forzature che ricordiamo, sapesse che si trattava di una soluzione che non avreb- retto a lungo. Ritengo che sia perciò nell’ordine delle previsioni oggettive tornarci su nella prossima legislatur­a. Anche se ciò aggraverà ulteriorme­nte l’anomalia italiana, un Paese che nella sua storia repubblica­na ha conosciuto più scioglimen­ti anticipati delle Camere, più leggi elettorali, più governi e più ministri di ogni nostro partner europeo».

 ??  ??
 ??  ?? Al Quirinale Il presidente emerito della Repubblica italiana e senatore a vita Giorgio Napolitano, 92 anni (Imagoecono­mica)
Al Quirinale Il presidente emerito della Repubblica italiana e senatore a vita Giorgio Napolitano, 92 anni (Imagoecono­mica)

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy