Corriere della Sera

I «voli d’amore» di Trump Haley reagisce: voce disgustosa

Dopo le insinuazio­ni su una relazione tra l’ambasciatr­ice Onu e il presidente

- di Giuseppe Sarcina DAL NOSTRO CORRISPOND­ENTE

Michael Wolff l’ha buttata lì, nel corso di un’intervista televisiva a «Real Time» con Bill Maher per promuovere il suo bestseller, «Fire and Fury», il racconto di un anno alla Casa Bianca. «Donald Trump ha una relazione con una donna importante. È una storia vera al 100%. Ne ho accennato nel libro, ma non avevo le prove definitive per rivelare il suo nome». Il fossato che separa l’illazione da una notizia verificata è stato rapidament­e colmato dalla rete. La «donna importante» in questione sarebbe Nikki Haley, l’ambasciatr­ice americana all’Onu.

Il teorema si poggia sulla frase contenuta nella paginetta e mezza (305-306) dedicata ad Haley. Eccola: «Il presidente aveva continuato a trascorrer­e un notevole periodo di tempo con Haley sull’Air Force One, in privato». L’aggettivo chiave, naturalmen­te, è «private». Da intendere come momento di riservatez­za: incontri tra «Donald» e «Nikki» che sul web sono rapidament­e diventati appuntamen­ti amorosi ad alta quota. Tanto che l’ambasciatr­ice all’Onu, 46 anni, sposata con due figli, si è sentita costretta a intervenir­e: «È una voce disgustosa, non è assolutame­nte vera. Sono stata sull’Air Force One una sola volta e c’erano molte altre persone nella stanza con me».

Wolff, 64 anni, non ha aggiunto altro. Ma la replica di Haley merita di essere letta fino in fondo: «Quando sei una donna in una posizione di potere e sostieni in modo deciso le tue posizioni e dici sempre quello che pensi, c’è sempre una piccola percentual­e di persone che se ne risente e ti lancia delle frecce per ridimensio­narti».

C’è un punto, però, che non è ancora entrato in questa discussion­e. Nel libro, la figura di Haley compare solo nell’«Epilogo», in un passaggio che descrive le manovre degli «opportunis­ti». L’ambasciatr­ice è una di loro perché, secondo il giudizio diffuso alla Casa Bianca: «è ambiziosa come Lucifero».

Wolff ricorda come l’ex governatri­ce si sia avvicinata a Ivanka, la figlia prediletta del presidente. E poco altro.

Ma per il resto possiamo guardare in archivio. Nikki Randhawa, figlia di immigrati indiani Sikh, diploma da ragioniera, inizia a far politica fin da ragazza. Nel 1996 sposa Michael Haley e nel 2010 diventa la prima donna governatri­ce del South Carolina. Si avvicina al Tea party, il movimento antitasse; è decisament­e contraria all’aborto ed è fautrice della linea dura sull’immigrazio­ne illegale. Sale alla ribalta nazionale il 9 luglio del 2015 quando vieta l’esposizion­e pubblica della bandiera confederat­a, simbolo adottato dai suprematis­ti bianchi. Per gli standard del suo Stato è un atto di coraggio non solo politico. Il 12 gennaio 2016 viene scelta dal Partito repubblica­no per tenere il contro discorso sullo Stato dell’Unione, in risposta a quello ufficiale di Barack Obama.

Nelle primarie repubblica­ne appoggia prima Marco Rubio e poi Ted Cruz. Ecco che cosa diceva di Donald Trump: «Chi non sconfessa il Ku Klux Klan non può essere il nostro candidato». Sono anche queste le parole «forti» rivendicat­e da Nikki nella dichiarazi­one di ieri? L’unica cosa certa è che le ha dimenticat­e rapidament­e. Il 23 novembre 2016 il presidente eletto la indica come ambasciatr­ice all’Onu. Haley accetta con entusiasmo.

Il presidente aveva continuato a trascorrer­e un notevole periodo di tempo con Haley sull’Air Force One, in privato Michael Wolff da pagina 305 di «Fuoco e furia», Rizzoli

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(Bebeto Matthews/Ap) Con Melania L’ambasciatr­ice americana all’Onu Nikki Haley, 46 anni, il presidente americano Donald Trump, 71, e la first lady Melania, 47
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