La Filarmonica della Scala e un trionfale tour europeo
Con un’appendice primaverile che la porterà a Lucerna e a Istanbul, saranno 19 i concerti in tournée della Filarmonica della Scala nel corso della stagione 2017/18, quasi il doppio dei 10 che svolge per la stagione regolare in sede. Ciò dà misura del crescente appeal internazionale della formazione di Riccardo Chailly, dovuto anche alla scelta di non ridurre il repertorio d’esportazione ai pur sempre amatissimi pezzi sinfonici di Rossini e Verdi ma di sfidare le più blasonate orchestre europee a suon di Schumann o Ciaikovskij, Brahms o Stravinskij, ossia sul loro stesso terreno. Un primo blocco di concerti era stato effettuato tra agosto e settembre. Il secondo
invece è in corso: dopo Londra, Budapest, Parigi e Lussemburgo, la Filarmonica entrerà lunedì e martedì nella sala dorata del Musikverein di Vienna per eseguire pagine di Ciaikovskij, Sciostakovic e Stravinskij, oltre al Concerto per
pianoforte di Grieg con il giovane solista Benjamin Grosvenor. Sono pezzi ormai collaudati per i Filarmonici milanesi, accolti a Londra (Barbican Centre) e Budapest (Auditorium Nazionale Béla Bartók) in un modo che più lusinghiero è difficile immaginare. Aiutata anche da un’acustica ovunque più generosa che al Piermarini, l’orchestra li affronta con una distensione e un calore che sono il frutto del rapporto di reciproca fiducia e sicurezza innestatosi tra gli oltre 100 musicisti e il loro direttore: aspetto, questo, assai più palpabile oggi che all’inizio del «matrimonio». Ecco allora che nonostante le insidie ritmiche, Petruska arriva fluido e nitido; e che la
Seconda e la Quarta di Ciaikovskij uniscono alla tipica cantabilità italiana la compattezza asciutta e «feroce» di un’espressività fatta anche di timbri scuri e di ritmo e armonia bilanciati al millesimo. Quando poi nei bis il pubblico ritrova Verdi e Rossini c’è un’elettricità in sala che sfocia in vere e proprie ovazioni. Per Chailly in primis, ma non di meno per l’orchestra, la sue sezioni e le sue eccellenti prime parti.