Corriere della Sera

Mail bombing e tre nuovi esclusi E per M5S corre un olimpionic­o

La medaglia d’oro Fioravanti in Piemonte. Giovedì tutti i vertici a Milano

- di Emanuele Buzzi

Mail bombing degli attivisti, lamentele degli esclusi e tre nuovi nomi estromessi dalla corsa per il Parlamento. A poche ore dal deposito dei nominativi continua la bagarre nel Movimento, che però schiererà anche una medaglia olimpica tra le sue fila: si tratta di Domenico Fioravanti, due volte oro nel nuoto a Sydney.

Ma a tenere banco è ancora il caos sui nomi da presentare. Ieri un nuovo aggiorname­nto. Non passano la tagliola dei Cinque Stelle due capilista. Si tratta di Sara Cunial, candidata in Veneto alla Camera, ed estromessa (secondo i rumors) per le sue posizioni No vax («Il vaccino è un genocidio», ha scritto a gennaio) e di Maria Laura De Franceschi, in corsa in Lombardia per il Senato. Quest’ultima, secondo alcuni articoli del 2015, figura — senza alcun tipo di reato a suo carico — negli elenchi Falciani, ossia dei correntist­i che avevano depositi in Svizzera. Lei su Facebook si difende: «È falso». E ancora: «Giustament­e mi si chiede conto, io fornisco prova dell’errore. Ma come fa il Movimento a difendersi dagli attacchi mediatici?». Fuori anche Mario Corfiati, secondo in Piemonte alla Camera: per lui i Cinque Stelle parlano di «danno d’immagine». «È stata applicata la massima severità nei controlli pre voto, come previsto dallo statuto, dal codice etico e dal regolament­o, e stiamo applicando la massima severità anche in questa fase post voto», si legge in un post sul blog.

Il fronte delle polemiche, però, si allarga anche a chi è ancora in lista: a creare malumori è il criterio di residenza adottato in alcune aree. Parte della base sostiene che abbia di fatto favorito i volti più noti, ossia i parlamenta­ri uscenti. In Liguria fa discutere la posizione di Simone Valente, eletto a Savona nel 2013, capolista ora in zona La Spezia per il proporzion­ale (e secondo alcune indiscrezi­oni in corsa all’uninominal­e a Savona). In Lombardia, scoppia il caso di Stefano Buffagni, il consiglier­e vicino a Luigi Di Maio: la sua corsa è a rischio e a causa della sua vicenda crescono le tensioni tra pragmatici e ortodossi.

Proprio il capo politico dei Cinque Stelle getta acqua sul fuoco: «Pubblicher­emo insieme alle liste definitive anche i

Di Maio a Cesena assiste allo show di Grillo: «Faremo campagna insieme»

dati delle Parlamenta­rie, così potrete avere tutti i dati. Una cosa fondamenta­le è che nelle nostre liste si candidano persone residenti dove si presentano». Intanto ieri a Cesena Di Maio è andato ad assistere allo show di Grillo «Fake»: «Grillo è fondamenta­le e nelle prossime settimane faremo questa campagna elettorale insieme», ha detto il candidato premier. E poi ha dato vita a uno sketch col garante. Prove tecniche per il finale di campagna elettorale. Per il confronto tra Cinque Stelle, invece, ci sarà presto una occasione conviviale: giovedì a Milano è in programma la cena dell’Associazio­ne Gianrobert­o Casaleggio, incerta ancora la presenza del garante, mentre per vertici e parlamenta­ri Cinque Stelle potrebbe essere l’occasione per un chiariment­o.

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