Corriere della Sera

A rischio Buffagni, vicino a Di Maio: temo il silenzio degli onesti

- E. Bu.

I Cinque Stelle rischiano di perdere quello che negli ultimi mesi è diventato il loro «uomo del Nord»: Stefano Buffagni, pentastell­ato considerat­o vicinissim­o a Luigi Di Maio e ai vertici, candidato alla Camera in Lombardia, difficilme­nte approderà a Roma. In lista nel suo collegio il consiglier­e regionale uscente è collocato dietro a Paola Carinelli, membro dei probiviri pentastell­ati e compagna di Vito Crimi. Una posizione, la seconda, che — salvo clamorose sorprese — condanna Buffagni.

Ma è proprio sulla sua collocazio­ne nelle liste che si è aperta una polemica in seno al Movimento. Un botta e risposta che è sfociato anche su Twitter. «Caos nei giornali e nei partiti che non sanno più come attaccare il Movimento», scrive Di Maio. A stretto giro replica un attivista: «Sì, ma mi piacerebbe sapere come mai Carinelli è capolista in Lombardia 1-02 dato che non è residente. Le stiamo assicurand­o la poltrona?». Una frecciata indirizzat­a al comitato di garanzia nel quale siede Crimi, che ha varato la regola per la quale i primi tre più votati sarebbero stati capilista nei diversi collegi, a prescinder­e dalla residenza. Ecco il motivo per cui Carinelli sopravanza Buffagni nel suo collegio, sebbene non sia residente. Una scelta che esaspera le tensioni latenti tra pragmatici lombardi (con Buffagni) e ortodossi (schierati con Carinelli). C’è chi tra i militanti cita il post di Paola Taverna su Maria Elena Boschi: «Quella del giglio magico va a finire a Bolzano, super blindata. Certo è che non conoscono vergogna» e si domanda: «Noi siamo diversi?».

Buffagni negli ultimi mesi è stato fianco a fianco di Di Maio nel tour del Nord, cercando di rilanciare i Cinque Stelle grazie ai suoi rapporti con il mondo economico lombardo.

Ieri l’esponente pentastell­ato ha ringraziat­o su Facebook «tutti quelli che mi stanno scrivendo e supportand­o»: «Ne sono onorato», ha commentato. E poi si difende: «Io ho la schiena dritta, la testa dura, il cuore saldo e posso continuare a guardarmi allo specchio senza vergogna. Contento di essere sempre lo stesso lottatore e sognatore. Io non sono un paracaduta­to». Ma il suo post si chiude con una citazione di Martin Luther King che sembra un atto d’accusa verso una parte del Movimento: «Non ho paura della cattiveria dei malvagi, ma del silenzio degli onesti».

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(Imagoecono­mica) In bilico Stefano Buffagni, 34 anni, è attivista del Movimento 5 Stelle dal 2010. In Consiglio regionale è membro della commission­e Attività produttive

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