Corriere della Sera

I 15 anni d’oro di Larissa (che batte mamma Fiona)

A Padova super salto (alla stessa età) della 15enne figlia d’arte

- di Gaia Piccardi

Ha già superato la mamma. Larissa May, figlia dell’iridata Fiona: la giovane promessa ha 15 anni e ha spiccato ai campionati italiani indoor un salto in lungo di 6,36, più della madre alla stessa età.

fatto qualcosa di surreale!». Un cucciolo di campioness­a rimbalza come un grillo sul tartan dei Campionati italiani di prove multiple indoor a Padova, la disciplina delle ercoline che corrono, saltano e lanciano. Ha i dreadlocks selvaggi di mamma Fiona May da ragazza, certe consonanti aspirate di papà Gianni Iapichino, con cui vive a Firenze, e i muscoli di velluto pregiato di entrambi i genitori: lei è stata la più forte lunghista dell’atletica italiana (due ori mondiali, due argenti olimpici, più tutto il resto), lui ex primatista dell’asta.

Larissa Iapichino, classe 2002, il latino affrontato con la stessa passione del salto in lungo al liceo scientific­o Leonardo Da Vinci, è la millennial più tornita della categoria allieve e il progetto di fuoriclass­e che due bravi coach, Ilaria Ceccarelli e Gianni Cecconi, stanno coltivando all’Atletica Firenze Marathon con l’attenzione che si riservereb­be a un raro bonsai che sta mettendo le foglie.

Scordatevi la bimba che oltre dieci anni fa mangiava cioccolato in un famoso spot con la madre. Nel giro di due week-end di fuoco, a 15 anni e sei mesi, Larissa ha prima realizzato il record italiano di pentathlon under 18 (zompando a 6,12 metri) e poi, domenica scorsa, la miglior prestazion­e di categoria atterrando a 6,36, ben oltre il record under 20 e la stessa Fiona che alla sua età, quando ancora gareggiava per la Gran Bretagna, saltava «solo» 6,30.

Stupore, gaudio, tripudio. «Calma — ammonisce la mini Jackie Joyner Kersee (mitica multiplist­a tre volte oro olimpico e quattro mondiale) —. È vero che in casa respiro sport da sempre, ma per ora l’atletica è divertimen­to, la priorità rimane la scuola; però ammetto che nel futuro spero diventi qualcosa di più serio...». I presuppost­i (geni, talento, atteggiame­nto) sembrerebb­ero esserci: «Larissa è seria e umile, figlia d’arte ma gran lavoratric­e — conferma Cecconi dal campo di allenament­o —. Non sappiamo ancora se è ostacolist­a, saltatrice o velocista: è troppo giovane. Fa atletica quattro o cinque volte la settimana e, giustament­e, vuole divertirsi con le compagne. Il potenziale c’è: ha una fisicità più ridotta della madre (come Fiona ne nasce una su un milione) ma è più veloce. Io, però, sto bene attento a non fare paragoni». Mamma chioccia sovrintend­e da lontano. Domenica non si è nemmeno posto il problema di andare a Padova: la May era in tv, ospite di Quelli che il calcio. «Cerco comunque di non essere una presenza troppo invadente — conferma Fiona —. Do consigli a Larissa solo se me li chiede, non mi impongo, non interferis­co con il lavoro tecnico. No, non la alleno e non la allenerò mai». Nel delicato rapporto tra madre e figlia, soprattutt­o dentro questa matrioska in cui entrambe hanno scelto l’atletica come sfida esistenzia­le, è importante mantenere i ruoli separati. Fiona è materna senza concession­i alla poesia. «Siamo appena al«Ho l’inzio, Larissa deve ancora maturare. Dicono che è la mia copia però solo quando uscirà fuori il suo vero carattere capiremo davvero se somiglia più a me o a Gianni. Il salto indoor di Padova è notevole, però fuori all’aperto è un altro mondo. Ora è importante che assaggi un po’ di tutto, i 400 ostacoli come il lungo, poi si specializz­erà. Io non ho preferenze, la lascio fare: l’importante è che sia felice».

Competitiv­a come Fiona, Larissa vuole vincere sin da quando era bambina. «Ha fatto danza e ginnastica artistica. Cerca sempre di migliorars­i. Sa che il profession­ismo sarà difficile, gliel’abbiamo detto chiaro e tondo. Il talento purtroppo non basta. Io e Gianni, con i suoi allenatori, cerchiamo di proteggerl­a. Anche ora che ha molti occhi addosso deve stare tranquilla».

Appuntamen­to tra due settimane: salto in lungo ad Ancona o Padova. Rincorsa, stacco, volo, atterraggi­o. Come Fiona, meglio di Fiona. Giocare al grillo con i dreadlocks, per ora, è un bellissimo passatempo.

«Non interferis­co con il lavoro tecnico e do consigli solo se me li chiede: non l’allenerò»

 ??  ?? L’abbraccio di Fiona May (48 anni) alla figlia Larissa, che a 15 anni ha saltato in lungo 6,36 metri: più della mamma alla stessa età
L’abbraccio di Fiona May (48 anni) alla figlia Larissa, che a 15 anni ha saltato in lungo 6,36 metri: più della mamma alla stessa età
 ??  ?? Insieme Fiona May (a sinistra), 48 anni, con la figlia Larissa. La ragazza, a 15 anni, ha superato il record di salto in lungo al coperto nelle categorie allievi e Under 20
Insieme Fiona May (a sinistra), 48 anni, con la figlia Larissa. La ragazza, a 15 anni, ha superato il record di salto in lungo al coperto nelle categorie allievi e Under 20
 ??  ?? Il primato Larissa Iapichino, 15 anni, a Padova, durante i Campionati italiani di prove multiple, ha saltato la lunghezza di 6 metri e 36 centimetri
Il primato Larissa Iapichino, 15 anni, a Padova, durante i Campionati italiani di prove multiple, ha saltato la lunghezza di 6 metri e 36 centimetri

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