Pittella corre in Basilicata In gioco la guida dei socialisti Ue
Nell’Europarlamento dovrebbe rientrare oggi. Il leader del Pd a Bruxelles, Gianni Pittella, ha così rinviato a domani le spiegazioni ufficiali sulla sua decisione di candidarsi al Senato in Basilicata, che, in caso di elezione, lo porterebbe a lasciare il seggio europeo e la presidenza del gruppo degli eurodeputati socialisti (S&D), il secondo più importante dopo quello dei popolari (Ppe).
L’intenzione di Pittella sarebbe dividersi tra la campagna elettorale in Italia in appoggio al leader Matteo Renzi e l’attività a Bruxelles e Strasburgo, in modo da mantenere la presidenza di S&D almeno fino all’esito delle elezioni del 4 marzo. In Basilicata la famiglia Pittella, nonostante alcune situazioni controverse, è considerata da decenni una «macchina» di consensi, che ha garantito il seggio di senatore del Psi al padre Domenico per tre legislature e al fratello Marcello la attuale presidenza della Regione. Ma in Europa, dove lasciare un ruolo di peso per rientrare nella politica nazionale in genere viene visto come sottovalutazione dell’attività comunitaria, c’è da verificare la reazione nella famiglia eurosocialista. Pittella già sconta le voci che attribuiscono al Pd di Renzi l’orientamento a far parte del futuro gruppo di eurodeputati del presidente francese Emmanuel Macron. La sua vice in S&D, la portoghese Maria João Rodrigues, potrebbe poi avere difficoltà nella successione dopo che l’appoggio degli eurosocialisti ha già consentito la nomina a presidente dell’Eurogruppo del ministro delle Finanze di Lisbona, Mario Centeno. In corsa entrerebbe anche l’altro vicepresidente, il tedesco Udo Bullmann.