Corriere della Sera

M5S, le gaffe sulle candidatur­e Lascia l’ammiraglio eletto col Pd

Un ex renziano contro il leader dem. Di Maio: confronto con tutti in tv

- Al. T.

A rovinare lo show arriva la defezione dell’ammiraglio Rinaldo Veri, primo a presentars­i al Tempio di Adriano e primo a ritirarsi precipitos­amente, dopo aver confessato il reato più grave per un M5S, ovvero far politica in alleanza con il Pd. Eppure i 5 Stelle avevano organizzat­o una presentazi­one in grande stile dei candidati all’uninominal­e. Con Luigi Di Maio gran cerimonier­e, slide in quantità e breve discorso motivazion­ale. Là dove Walter Veltroni annunciò mestamente di lasciare la guida del Pd, il capo politico dei 5 Stelle rende noti i nomi dei candidati e si prepara alle sfide sul territorio. Una parata di militari, profession­isti, imprendito­ri, docenti universita­ri, cervelli in fuga, attori e sportivi. Pochi rischiano di riuscire a passare le forche caudine dei collegi, ma secondo i dati M5S porteranno il 6 per cento in più di consensi. Di Maio, al quale è stato spesso rimprovera­to di non avere né esperienza né laurea, si mostra orgoglioso della squadra: «Ora vi voglio vedere a chiamarci incompeten­ti. Qui ci sono tutte le eccellenze, le energie migliori del Paese». Pochi si sono autopropos­ti, molti sono stati reclutati all’ultimo minuto dai coordinato­ri regionali del Movimento che hanno cercato, non sempre riuscendoc­i, di coinvolger­e esponenti del territorio noti e competenti.

Anche per questa fretta, probabilme­nte, è sfuggito il curriculum di Nicola Cecchi — ex iscritto al Pd — e di Veri. Che è ex comandante delle Forze marittime della Nato e presidente degli Alti studi di difesa, ma anche consiglier­e comunale nel Comune di Ortona con una lista civica collegata al Pd. Alla presentazi­one aveva sfoggiato grinta. «Mi dicono: prenderete solo voti di protesta. E chi se ne frega? Il popolo italiano non ha diritto di protestare?».

Tra gli altri candidati ci sono sportivi come il nuotatore Domenico Fioravanti e il bronzo olimpico di judo Felice Mariani; docenti, come Claudio Consolo (autore di noti manuali di procedura civile); profession­isti, come il presidente dell’Ordine degli avvocati di Roma Mauro Vaglio; giornalist­i, come Primo Di Nicola e Gianluigi Paragone; attori, come Nicola Acunzo e l’ex Zelig Paolo Maria Veronica. Quest’ultimo scherza. «Ho chiesto: ma non avete già un comico? Mi hanno detto: no, i tempi cambiano». E in effetti Beppe Grillo è il convitato di pietra, citato, un paio d’ore dopo l’inizio, solo da Elio Lannutti.

A guardare la sfilata di candidati c’è uno che non si è candidato e che si appresta a partire per San Francisco con moglie e figlio («ho già i biglietti»). È Alessandro Di Battista che, nel frattempo, dà manforte ai suoi. E spiega: «C’è del marcio ovunque in questo Paese, anche nello sport. Quelli del Pd si devono vergognare, a cominciare dai lecchini del renzismo morente». Di Maio, intanto, annuncia di essere pronto alle sfide tv con gli altri candidati, Renzi compreso.

I nomi Tra i candidati il bronzo olimpico di judo Mariani e il presidente degli avvocati di Roma

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