Corriere della Sera

Facebook: avvertirem­o chi condivide notizie false

- Martina Pennisi

Il vicepresid­ente «Non decidiamo cosa è falso, ma vogliamo favorire un dibattito di qualità»

La campagna elettorale italiana inizia anche per Facebook. Il social interviene sulle fake news, protagonis­te del dibattito nostrano da mesi fra report ad hoc (del Pd) e schermagli­e fra i partiti. Con la collaboraz­ione di Pagella Politica, proverà a identifica­re le falsità, segnalarle a chi le ha condivise, renderle poco visibili e affiancarl­e a una ricostruzi­one più oggettiva possibile.

«Non è nostro compito decidere cosa sia vero e cosa sia falso, ma lavorare con terze parti indipenden­ti e neutrali per contribuir­e a un dibattito di qualità», dichiara al

Corriere il vicepresid­ente della Public policy di Facebook in Europa Richard Allan nell’annunciare la novità già attiva in Francia, Germania, Olanda e Stati Uniti. Si parte tra una settimana. I cinque factchecke­r del sito agiranno su due fronti: analizzare le segnalazio­ni degli utenti su Facebook — che in Paesi come l’Olanda non sono andate oltre le centinaia — e individuar­e materiale controvers­o. Quanto ritenuto falso non sarà contrasseg­nato come tale, come avveniva in una

prima fase: «Portavamo ancora più clic alle falsità. Chi è convinto di qualcosa, se allertato così, pensa di essere vittima di un complotto (la valutazion­e coincide con i dati Censis, secondo cui il 44 per cento dei giovani ritiene che le fake news siano una macchinazi­one dell’élite per ottenere potere online, ndr)».

Verranno analizzati solo i link agli articoli. Esclusi i «meme» (foto con frasi evocative). Facebook, prosegue Allan, vigilerà con attenzione anche sui profili falsi, come avvenuto con conseguent­i rimozioni in Germania e Francia. Sul tema delle identità fasulle online (su Twitter), dopo un’inchiesta del New York

Times, è intanto partita un’indagine dello Stato di New York.

Sull’«asse online» di 5 Stelle-Lega, evidenziat­a in novembre dal Nyt, Allan alza le mani: «Se gli italiani sono preoccupat­i dell’attività dei partiti italiani devono rivolgersi alle autorità». E sulla possibilit­à di segnalare le fake news alla Polizia: «Ha senso se i contenuti sono illegali, ma non dovrebbero essere loro a decidere cosa è falso».

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy