«Ero per Matteo e ora corro nel suo collegio Che problema è cambiare idea?»
«Scusi, non posso parlare. Ma poi che problema c’è?». Nicola Cecchi è preso alla sprovvista dalla chiamata, ma i 5 Stelle non saranno da meno nell’apprendere che il loro candidato nel collegio uninominale 1 di Firenze per il Senato, sfidante nientedimeno che di Matteo Renzi, è un ex iscritto al Pd.
Avvocato, come che problema c’è? I 5 Stelle su questo sono piuttosto sensibili. Di Maio lo sapeva?
«Lui non lo so, non gli ho mai parlato. Ma il parlamentare, non le dico chi è, che mi ha chiesto di candidarmi, sì».
Dunque, per lei nessun problema.
«Rivendico il diritto a cambiare idea».
Nel 2016 lei non solo era iscritto al Pd ma scriveva post facendo campagna per il sì al referendum. I 5 Stelle, ai tempi, le avrebbero lanciato una fatwa.
«Guardi, era un anno, un anno e mezzo fa. Allora la pensavo così, poi ho cambiato idea. Si può, no?».
Certo, ma militare nel Pd e per il sì al referendum e pochi mesi dopo candidarsi con il M5S è un po’ forte.
«Non mi pare. Ho valutato, riflettuto e ho pensato che le mie idee coincidono con gran parte delle cose che dicono i 5 Stelle».
Lei sfiderà Renzi. Ma nel 2016 era il suo segretario. Cosa pensa di lui ora?
«Lei mi è simpatico, ma ora è una domanda troppo complessa. Avrei tanta voglia di risponderle, ma non posso».
Facciamo così: lei era renziano?
«Beh, mi pare che l’identificazione tra Pd e il suo segretario sia molto forte. Mi pare evidente che ci fosse una mia adesione alle sue idee».
Dunque era renziano e filo referendario e ora non lo è più.
«Ho cambiato idea, sì. Se li conosci, poi li eviti».
Sul suo Fb c’è una vignetta: con l’arresto di Marra anche i 5 Stelle entrano in politica. E poi un articolo del Post che chiede: i 5 Stelle sono fuorilegge?
«Cosa vuole che le dica, non li ricordo. Ma sui social si scherza».
Cosa le piace del Movimento?
«La concretezza, la passione, l’onestà, la pulizia morale. Ho visto Di Maio parlare a Firenze e mi ha fatto un’eccellente impressione».
Lei ha vissuto a Cuba ed è avvocato. Che contributo pensa di poter dare ai 5 Stelle in Parlamento?
«Ho fatto il presidente della Camera di commercio italo-cubana per cinque anni e ho vissuto qualche anno là. Ma ho lavorato anche in Regione. Spero di poter dare il mio contributo di competenza e di serietà».
Sicuro che il Movimento non ci ripenserà?
«E perché dovrebbe?».