L’occasione persa da Patrick
In Turchia il bomber Altunbas, benché Under 16, tira volontariamente fuori un rigore ingiusto: il video fa il pieno sul web e lui si dice sorpreso, definendolo «assolutamente naturale». Qui da noi la narrazione della lealtà si barcamena tra qualche portiere che dice di aver toccato la palla con la punta delle dita, dunque è corner, comunque diventa grande parata e il figurone è doppio. Ora c’è Cutrone. Nessuna lapidazione, in giro per stadi non ce n’è uno che possa scagliare la prima pietra. Caso mai, ancora così ragazzo, il babybomber potrebbe cogliere l’attimo per guardarsi dentro e vedere che aria tira, lì dentro. Quando si segna di mano, due le strade: esultare imperturbabili, come insegnano già ai pulcini i mister scafati, oppure confessare all’arbitro, segnando subito con un certo carisma il proprio modo di porsi nella vita. Cutrone lascia fare al Cutrone normale e uniformato, obbedendo al richiamo ancestrale del calciatore medio, richiamo che urla nelle orecchie, sempre, continuamente, vinci, vinci, vinci, in qualunque modo, a qualunque costo. Per il tabellino, occasione sfruttata. Per il giovane patrimonio del calcio italiano, occasione fallita. C’è di buono che a una certa età esiste sempre la prossima volta.