Lo scientifico evita fisica: c’è matematica Greco al classico
Che l’emozione e l’adrenalina fossero alle stelle, lo dimostrano i picchi di contatti sui social network del ministero dell’Istruzione: in due giorni su Instagram la pagina ha più che raddoppiato i contatti, su Facebook da 164 mila in poche ore si è passati a 197 mila connessi. E finalmente l’ansia è finita: al limite della scadenza, fissata per il 31 gennaio, sono state annunciate le materie della seconda prova scritta della maturità. Come da prassi degli ultimi anni, al liceo Classico ci sarà la versione di greco, che si alterna a quella di Latino. Prova di lingua e cultura straniera 1 per il Liceo linguistico, tecniche della danza al Coreutico, economia aziendale per l’indirizzo Amministrazione, Finanza e Marketing degli istituti tecnici, scienza e cultura dell’alimentazione per Servizi enogastronomia e ospitalità alberghiera dei Professionali.
Gli studenti dello Scientifico tirano un sospiro di sollievo con la conferma del compito di matematica: la temuta prova di fisica non ci sarà, complice forse il fatto che questa è l’ultima maturità del vecchio conio, e che l’anno prossimo le regole cambieranno. A partire proprio dalla seconda prova: cassato il «quizzone», che spesso ha alimentato dubbi e polemiche, sarà il secondo compito scritto a riassumere le materie fondamentali dell’indirizzo: e quindi, nel caso dei maturandi dello Scientifico, è probabile che si troveranno ad affrontare una prova mista di matematica e fisica. Peserà di più il curriculum, che oggi conta solo 25 punti sul voto: dal 2019 varrà 40, mentre ai due scritti sarà assegnato un valore di 20 punti ciascuno, come all’orale. La prova Invalsi invece non conterà per l’esito finale, anche se sostenerla sarà indispensabile per potersi diplomare. E al posto della tesina sarà richiesto un elaborato sull’esperienza di scuola-lavoro.
Ma sono solo anticipazioni, che potrebbero essere modificate dai decreti attuativi, attesi entro qualche mese: a settembre l’anno scolastico inizierà con le nuove regole già scritte. Servirà a placare l’ansia? A leggere i commenti degli studenti sui social dopo l’annuncio delle materie, non sembra: nonostante l’appello del Miur (#Nopanic), l’in bocca al lupo della ministra Valeria Fedeli, e la pubblicazione delle commissioni (un presidente esterno più tre commissari interni e 3 esterni), la paura in vista del 20-21 e 25 giugno è già virale.
L’ultima con le vecchie regole Dall’anno prossimo gli scritti passeranno da tre a due, senza il quizzone. La ministra Fedeli: in bocca al lupo ai ragazzi