Le super domande per la scienza
Dalla vera natura del reale agli interventi sul Dna Ecco alcuni grandi interrogativi ancora senza risposta secondo i più grandi ricercatori e intellettuali
Da due decenni l’impresario culturale John Brockman interroga le menti più raffinate in circolazione sul senso e sul futuro del mondo. Quest’anno sentiva di aver esaurito la scorta dei punti interrogativi epocali e il gioco si è capovolto. Anziché sollecitare risposte, ha chiesto alla pattuglia di scienziati e intellettuali che gravitano intorno al sito-pensatoio edge.org di avanzare ciascuno la propria domanda finale. La questione delle questioni, da lasciare volutamente senza risposta. Il risultato sono oltre 200 contributi che spaziano dalla fisica alla psicologia, spingendoci a pensare in grande, con tanto di effetto vertigini.
Ne abbiamo selezionati sei, chiosandoli quel che basta perché non suonino come colpi sparati nel vuoto. Ogni interrogativo esplode come una bomba a grappolo di possibilità, per citare la scrittrice Annalena Mc Afee. Suggerendo un’unica risposta ne avremmo disinnescato la potenza. Potete pensare a queste domande come a dei biglietti per altrettanti viaggi del pensiero; il gusto per l’esplorazione conta più della meta. La dichiarazione di intenti di Edge è ambiziosa. Non bastano le biblioteche piene di libri, né i dati immagazzinati nei server. «Per fare la sintesi totale della conoscenza umana serve il punto interrogativo».