«Ridateci il medico che cura il morbo di Lyme»
Sono una disabile, affetta da una malattia rara che si chiama morbo di Lyme. Io come tanti: bambini, ragazzi, mamme, siamo disperati. Fino allo scorso anno ho frequentato l’Ospedale Maggiore di Trieste ricoverata almeno tre volte l’anno per il ciclo di terapia nella struttura: «Servizio sanitario e regionale, Università degli studi di Trieste, Dipartimento di Scienze cliniche e morfologiche», seguita sempre dal professor Giusto Trevisan, specializzato in studi per distruggere le spirochete, che la provocano. I sintomi? I più comuni sono forti dolori alle ossa, debolezza delle gambe, paresi, perdita di equilibrio, crisi epilettiche, e altro ancora. Io sono finita su una sedia a rotelle. Il punto è che da quando è andato in pensione il professor Trevisan, noi pazienti non siamo più stati chiamati per le terapie, perché nessuno lo ha sostituito nella sua specializzazione sul morbo di Lyme: sottolineo che questo centro è stato finora il punto di riferimento nazionale per questa malattia. Ora la nostra esasperazione è forte. A noi pazienti non resta che fare un appello affinché il professore possa rientrare nel reparto di Dermatologia per continuare a seguirci. Ci abbiamo parlato: è disposto a mettersi a disposizione a titolo gratuito. Caterina Palummieri (e gli altri pazienti)