Corta e alleggerita, la baby frangetta
È la tendenza della primavera. Ma attenzione: alle chiome ricce rende la vita impossibile
È tornata con prepotenza sulle nostre teste. Complici (anche) le sfilate di moda. Lunga, corta, frastagliata e rock: la tendenza 2018 è la frangia. Conferisce quell’aria di risolutezza ed emancipazione che ben rappresenta le donne contemporanee. «Cambia l’immagine del viso mettendo in risalto gli occhi e gli zigomi — spiega Stefano Lorenzi, 44 anni, direttore creativo dell’accademia Aldo Coppola —. Conferisce un aspetto più fresco, giovanile e allo stesso tempo dà carattere ed è imponente».
La frangetta è perfetta abbinata ai capelli lunghi, al wob (sfiora le spalle come un carré ma è mosso e scalato) e allo
swag (taglio medio sfilato, non facilissimo da portare, dal piglio punk-sbarazzino). Sulle passerelle l’abbiamo vista corta da Gucci, lunga fino alle ciglia da Alexander Wang, piena da Ferragamo ed Emporio Armani, sfilata da Chloé e Dior, liscia da Etro, ricca da Blugirl e Dries Van Noten, infine libera o sotto una fascia gioiello da Chanel. Mentre, attrici come Emma Watson, Emma Roberts, Alison Sudol e Sofia Boutella hanno inaugurato il 2018 sfoggiando la loro baby frangia: corta, alleggerita a colpi di forbici e almeno due centimetri sopra le sopracciglia: «Un taglio moderno che lascia spazio al viso, lo definirei “una dichiarazione d’intenti”», commenta Lorenzi. La frangia più comoda? «Quella funzionale e leggera — risponde —, è un passepartout che si muove sulla fronte e si può aprire al centro. È più trasformista e perfetta per le indecise. Quella dritta e netta è adatta soltanto per chi ha la testa liscia e ha personalità».
Se il vostro sogno è avere un taglio alla Zooey Deschanel (la frangia più bella di Hollywood secondo la rivista People Weekly), allora dovete fare attenzione a diversi fattori. Primo: «Valutare le tipologie di viso e capelli — raccomanda l’hairstylist —. Non troppo strong (a metà fronte) sui visi tondi e destrutturata (corta avanti e più lunga ai lati, gli inglesi la chiamano shaggy
bangs apprezzata da Sienna Miller e Alexa Chung) per rendere più dolci ed espressivi i volti regolari. Con le chiome crespe o ricce la frangetta può rendere impossibile la vita. Mentre, non è vero che sta male a chi ha la fronte bassa, anzi, diventa un trucchetto per mascherarla. È molto carina sui capelli lunghi: un escamotage per non rinunciare alla lunghezza ma avere un’immagine diversa. Elimina la staticità, soprattutto con la coda di cavallo o lo chignon».
La manutenzione. «Va lavata spesso e dedicarle del tempo quotidianamente», ricorda l’esperto. Infatti, è davvero raro che una frangia sia perfetta al risveglio!
«Deve essere tagliata da bagnata e poi regolata da asciutta — precisa Lorenzi —. È questo il momento in cui si valuta (anche) quando la cliente laverà i capelli a casa. In passato c’era la tendenza a stirarla troppo, io consiglio di lasciarla abbastanza naturale, come se accarezzi la fronte. Mi piacciono molto le forme mosse con la frangia “non perfetta”. Viceversa, chi ha una chioma riccioluta dovrà idratarla spesso e bene e passare leggermente la piastra senza creare contrasti (come era cattiva abitudine negli anni Ottanta)».
Un accessorio da sfoggiare. «È una firma nel taglio — conclude il direttore creativo di Aldo Coppola —. La frangetta è l’elemento che fa la differenza. Può trasformare una donna. In meglio. La pioniera fu Cleopatra: la portava rigorosa e geometrica. Costituiva il requisito con cui comunicava la sua innata indole da seduttrice».
Per le indecise «La più funzionale è un passepartout che si muove sulla fronte e si può aprire al centro» L’errore «In passato c’era la tendenza a stirarla troppo: meglio abbastanza naturale»