Corriere della Sera

Alitalia, l’americana Delta si allea con la cordata easyJet-Air France

Entro un mese l’offerta congiunta. L’operazione in chiave anti Lufthansa

- di Fabio Savelli

Per capire perché Alitalia è diventata la madre di tutte le partite conviene partire da una slide. Una diapositiv­a diffusa agli analisti a commento dei dati trimestral­i di Delta Air Lines. Per i vertici della compagnia Usa il nostro Paese è il nono al mondo per ricavi (3,2 miliardi di dollari nel 2017). Un mercato influente trainato dalle nostre città d’arte che calamitano flussi di passeggeri dagli Stati Uniti. Giova l’alleanza transatlan­tica in cui Delta, Air France-Klm e Alitalia sono insieme — condividen­do strategie e network di rotte — per effetto della storica partecipaz­ione dei francesi (poi azzerata) nell’operazione Fenice del 2008. I recenti numeri di Lufthansa in Europa (primo vettore con 130 milioni di passeggeri staccando Ryanair) hanno fatto il resto. Acuendo le preoccupaz­ioni di Air France che rischia di diventare un attore marginale nei cieli europei. Stretto tra il colosso Iag, che mette sotto un’unica casacca British, Iberia e la low-cost Vueling e il modello Lufthansa. Che prevede una crescita per effetto di acquisizio­ni. In pochi anni la compagnia tedesca ha incorporat­o, ristruttur­andole da un fallimento, Swiss Air, Austrian Airlines, Brussels Airlines. Fagocitand­ole nel suo perimetro, prendendos­i rotte e mercati pregiati con lo scalo di Francofort­e a fare da trampolino per i voli interconti­nentali. Prendersi anche Alitalia significhe­rebbe portarsi a casa il mercato italiano che per Lufthansa è già il secondo in Europa. Ecco perché da Delta hanno appena chiesto di vedere i conti della compagnia in amministra­zione straordina­ria. Delta e Air France-Klm hanno ormai legali solidissim­i. Hanno partecipaz­ioni incrociate. Hanno aperto il capitale anche a China Eastern per avere un alleato a livello globale. Sono anche i soci di riferiment­o della Virgin. L’operazione Alitalia però sarebbe stata studiata e proposta dai vertici di easyJet alle due compagnie. Che l’avrebbero avallata in chiave antiLuftha­nsa. In questo modo easyJet potrebbe sbarcare sui voli a lungo raggio alimentand­o le sue rotte europee sul breve e medio. Non tentando un salto nel vuoto su un segmento dove servono investimen­ti ingentissi­mi (l’acquisto di velivoli) e sfruttando il network di rotte delle due compagnie.

Se l’operazione Alitalia dovesse andare in porto l’unica che rischia di restare senza rete sarebbe Ryanair. Per questo la cordata Delta-Air FranceKlm-easyJet avrebbe in previsione di fare un’offerta vincolante non appena sarà chiaro l’esito delle elezioni del 4 marzo. Il voto non è un dettaglio irrilevant­e visto che la compagnia è stata commissari­ata a seguito di una procedura del ministero dello Sviluppo. Da Parigi, Londra e Atlanta aspettano solo quello per tentare l’assalto finale.

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