Portale della canzone italiana, duecentomila brani sul web
Non meravigliano gli oltre venti milioni di copie vendute di Nel blu dipinto di
blu di mister Volare, Domenico Modugno. Colpisce forse di più che a seguire, fra le canzoni italiane più vendute nel mondo, ci sia Con te partirò di Andrea Bocelli. Con lui «il bel canto è stato traghettato nel Terzo millennio». Le più tradotte? Al top Arrivederci Roma, di Renato Rascel: si contano più di sessanta cover. Queste e altre curiosità, notizie, classifiche nel nuovo portale Canzone italiana 19002000, presentato a Roma alla stampa estera, a ribadire la voglia di far arrivare al mondo il patrimonio della musica italiana. Una mappa in otto lingue, anche cinese e giapponese. Duecentomila brani, e cento playlist, consultabili per autore, interprete, casa discografica, anno, su canzoneitaliana.it. «La nuova legge sullo spettacolo dal vivo — ha sottolineato il ministro dei Beni culturali Dario Franceschini — all’articolo 1 sancisce che la Repubblica riconosce il valore artistico della musica popolare d’autore». E cita i Righeira, sorridendo: «Lanciamo il progetto ora che il mandato sta finendo». Diviso in quattro aree — 1900/1950, 1950/2000, tradizioni popolari, contributi speciali — il portale mette a disposizione, in streaming gratuito, brani provenienti dall’Istituto per i beni sonori e audiovisivi. Decisiva la collaborazione di Spotify. La piattaforma si arricchirà di cinquemila nuove melodie al mese. E, dalle canzoni di guerra, al rock, agli stornelli, alle copertine d’autore, sarà rilanciata dai social. La supervisione è di Renzo Arbore. Nicola Piovani alla presentazione ha osservato: «Basta equivoci: la canzone pop è arte. E aver venduto poco non è un merito, ma neanche una vergogna».