Esplosione nell’azienda che tratta i rifiuti, gravi due operai
Como, innesco in una cisterna di solventi: dieci persone investite dalle fiamme. Esclusi rischi ambientali
È di dieci feriti, due dei quali in gravi condizioni, il bilancio di un’esplosione avvenuta in una cisterna in un’azienda del Comasco che si occupa di recupero di solventi e di rifiuti speciali. Lo scoppio sarebbe stato provocato da un innesco durante un’attività di distillazione dei solventi che gli operai effettuano abitualmente. Dopo lo scoppio, la cisterna si è incendiata e alcuni operai sono stati investiti dalle fiamme. Il boato è stato avvertito a chilometri di distanza e l’esplosione ha provocato danni alle abitazioni e ai capannoni vicini, che sono stati evacuati. Parti del tetto e della struttura, per l’esplosione sono stati sbalzati a molti metri di distanza.
L’incidente si è verificato alla Ecosfera, un’azienda con 32 dipendenti attiva da molti anni. «La sicurezza è una priorità assoluta, stiamo cercando di capire cosa possa essere accaduto e andremo fino in fondo per accertare la causa dell’incident», ha detto la titolare, Linda Barri.
Tra i dieci feriti, due hanno riportato ustioni gravi e sono stati trasportati in elicottero negli ospedali di Varese e Legnano. Per uno dei due, 47 anni, si è reso poi necessario il trasferimento al centro grandi ustionati del Niguarda di Milano. Non sarebbe in pericolo di vita ma la prognosi è riservata. Complessivamente, erano 33 le persone presenti nell’azienda al momento dell’esplosione.
A Bulgarograsso è intervenuta l’unità di decontaminazione per il rischio chimico. I tecnici hanno effettuato i rilievi ed è stata al momento esclusa la presenza nell’aria di sostanze nocive per la salute o per l’ambiente. Il monitoraggio comunque continua.
«Poteva andare davvero molto peggio, continueremo a vigilare», ha detto il sindaco Gianpaolo Cusini, mentre le organizzazioni sindacali chiedono di lavorare per garantire la sicurezza dei lavoratori. «Occorre intraprendere azioni di prevenzione efficaci e capillari affinché eventi del genere non si ripetano», dice il segretario della Cgil di Como Giacomo Licata.