Banco Bpm, utili a quota 558 milioni «Npl dimezzati»
Chiude in positivo il primo anno di Banco Bpm, l’istituto nato dalla fusione tra la Popolare di Milano e il veronese Banco Popolare. L’utile 2017 è stato di 558 milioni di euro comprensivo della plusvalenza dalla cessione di Aletti Gestielle sgr ad Anima, di cui il gruppo rimane primo azionista con il 14,7%. Senza componenti straordinarie sarebbe stato di 13,5 milioni.
In una nota l’istituto guidato da Giuseppe Castagna la banca sottolinea che l’istituto ha registrato una «performance operativa eccellente», con +60,9% del risultato netto di gestione grazie all’andamento positivo dei proventi operativi «core», +4,9%, e un calo del 18,8% dei costi operativi -18,8%. La riorganizzazione prosegue: ieri c’è stato l’accordo sulla cessione a Bnp Paribas della banca depositaria (plusvalenza lorda di circa 200 milioni) e della gestione delle riserve assicurative Anima con effetti positivi sul patrimonio, che resterà sopra il 12% anche grazie alla prima applicazione dei nuovi principi contabili Ifrs9. Fieno in cascina per accelerare nel calo degli npl: il nuovo piano di derisking prevede ulteriori 5 miliardi di crediti in sofferenza da cedere, a 13 miliardi totali (dagli 8 miliardi del piano originario). A fine 2020 il livello di npl sarà dimezzato (-57%), con un rapporto sugli impieghi che cala dal 24,1% all’11,5% lordo. Per la riduzione degli npl Banco Bpm farà ricorso anche alla garanzia statale Gacs per le cartolarizzazioni per almeno 5-6 miliardi.
«Spero che in Bce saranno soddisfatti del fatto che riduciamo i crediti deteriorati di altri 10 miliardi di euro» rispetto alle previsioni iniziali del piano strategico al 2019, quello concordato con la Vigilanza Unica al momento della fusione, ha commentato ieri Castagna, in conference call con gli analisti. Proprio ieri la presidente della Vigilanza Unica Bce, Daniele Nouy, ha avvisato che, seppur in calo di 200 miliardi a 760 miliardi a livello europeo, le sofferenze bancarie restano «un grosso problema». In più ha confermato che le nuove regole sulla svalutazione automatica degli npl — il cosiddetto Addendum verrà pubblicato entro metà marzo e quindi «le banche devono essere preparate» all’avvio del nuovo regime che potrebbe scattare ad aprile.