Corriere della Sera

Il dibattito

La disputa europea sull’ora legale Pro e contro, una guida

- Di Paolo Virtuani

1 Perché il tema dell’ora legale è tornato d’attualità a inizio febbraio?

La discussion­e sull’ora legale di solito avviene due volte all’anno: quando entra in vigore e quando si torna all’ora solare. Per il 2018 saranno rispettiva­mente il 25 marzo e il 28 ottobre. Ieri però l’europarlam­ento ha deciso di chiedere alla Commission­e europea di «avviare una valutazion­e completa» dell’attuale procedura e, se necessario, di «presentare una proposta per rivederla». La risoluzion­e è stata approvata con 384 voti favorevoli, 153 contrari e 12 astensioni. 2

Perché è intervenut­o il Parlamento europeo? Alcuni deputati (la maggior parte di Nord, Centro ed Est Europa) avevano chiesto di «interrompe­re» la direttiva del 2000 che fissa l’ora legale. In pratica chiedevano di abolirla o di lasciare libero ogni Stato di decidere, sostenendo che «l’opinione pubblica è preoccupat­a per il cambiament­o dell’orario due volte l’anno», e «numerosi studi non sono riusciti a giungere a conclusion­i definitive, ma hanno segnalato l’esistenza di possibili effetti negativi sulla salute umana», spiega l’europarlam­ento in una nota. 3

Secondo gli esperti ci sono effettive minacce per la salute dal cambio dell’ora due volte all’anno?

«Gli effetti esistono ma sono limitati nel tempo. È più una scelta economica che un problema di salute. Però non si tratta solo di sensazioni di stanchezza, irritabili­tà e sonnolenza», spiega Luigi Ferinistra­mbi, professore ordinario di neurologia all’università Vita-salute di Milano e direttore del Centro di medicina del sonno dell’ospedale San Raffaele. «Dati scientific­i dimostrano che il giorno seguente all’introduzio­ne dell’ora legale in primavera si verifica un aumento dell’ormone cortisolo e della pressione del sangue e c’è un incremento degli accessi per infarto negli ospedali». 4 Quanto durano gli effetti negativi e chi ne risente di più?

«Gli effetti durano pochi giorni, da tre a cinque al massimo, poi ci si allinea al nuovo orario. I maggiori problemi li vediamo ma il cambiament­o in bambini e anziani, dell’ora non viene vissuto da tutti nello stesso modo», aggiunge Ferini-strambi. «Il vero guaio non è l’ora legale, ma il fatto che tutti dormiamo poco e male. Sarebbe meglio avere un’ora legale tutto l’anno che

cambiare orario ogni sei mesi: più ore di luce fanno aumentare i livelli di serotonina

che migliora umore e sonno».

5 Se economico quali è più sono un i che benefici problema di salute, apportati legale? al risparmio dall’ora

«Grazie all’ora legale si può stimare un risparmio dello 0,2% all’anno del consumo

è un dato importante, pari in media elettrico. euro chiarisce all’anno a circa Simone Sembra 100 risparmiat­i», poco Molteni, milioni invece direttore di società sostenibil­e. scientific­o rivolta allo di sviluppo Lifegate,

6 «L’ora L’ora convenient­e legale e legale l’economia? venne per è ancora introdotta l’ambiente nel 1966, definitiva­mente quando la maggior in Italia parte dei consumi elettrici delle famiglie era legata all’illuminazi­one», aggiunge Molteni. «Negli ultimi anni, come dimostrano i dati di Terna, la tendenza al risparmio di elettricit­à è in diminuzion­e perché molti d’estate hanno i condiziona­tori d’aria che assorbono molta energia. Per l’industria l’ora legale non

Il neurologo Gli effetti sulla salute durano poco, ma ci sono più infarti il giorno dopo il cambio in primavera

L’ambientali­sta Il risparmio energetico vale lo 0,2% annuo, con minori emissioni di CO2 per 320 mila tonnellate

comporta un risparmio significat­ivo e nemmeno negli uffici, dove in molti casi la luce è sempre accesa e c’è l’aria condiziona­ta. Il risparmio è dei cittadini, i quali però dovrebbero convincers­i che accettare qualche piccolo disagio (dormire meno e peggio per qualche giorno) porta ad alcuni vantaggi economici e ambientali». 7

Quindi dal punto di vista ambientale è bene mantenere l’ora legale?

«Nel 2017 con l’ora legale grazie ai minori consumi elettrici l’italia ha evitato l’emissione di 320 mila tonnellate di CO2», conclude l’esperto di Lifegate. «Però si può ottenere di più, senza causare disagi alle persone, attraverso politiche più ambiziose e facili da mettere in atto. Per esempio favorendo l’efficienza delle apparecchi­ature elettriche e il risparmio energetico delle nostre abitazioni. Vorrei che il Parlamento europeo si occupasse di più di queste cose e meno dell’ora legale».

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