I fratelli Ferri su fronti divisi Così l’azzurro voterà per i dem
Più che un incontro fraterno sarebbe stato uno scontro fratricida. E poco importa se le idee e i credo politici di Jacopo e Cosimo Ferri, due dei tre figli dell’ex ministro socialdemocratico Enrico, siano molto vicine. Perché sono gli schieramenti opposti e le candidature entrambe nel collegio di Massa a dividerli. Nel centrodestra milita Jacopo, 48 anni, avvocato, consigliere regionale e vice coordinatore di Forza Italia in Toscana; nel centrosinistra Cosimo, 46 anni, magistrato in aspettativa, sottosegretario alla Giustizia, indipendente nelle liste del Pd, già leader di Mi, la corrente di destra delle toghe. E così, con grande generosità, Jacopo ha fatto un passo indietro rinunciando alla corsa e dimettendosi da vicecoordinatore di FI. Una decisione che ha creato imbarazzo nel centrodestra, dove c’è chi ha espresso sconcerto. E ha poi gridato allo scandalo quando Jacopo ha addirittura annunciato un voto più che disgiunto: «Io voterò mio fratello, ma al Senato convintamente FI».
Cosimo, che nel governo delle grandi intese di Letta era indicato nell’area berlusconiana ma è stato riconfermato con entusiasmo da Renzi e Gentiloni, ringrazia il fratello: «La sua è stata una scelta affettiva ma spero di convincerlo anche a livello politico». Un compito facile, perché scovare le differenze politiche tra i due è quasi una missione impossibile.