L’inchiesta su Amara: ci sono altri due pm fra i 4 nuovi indagati
Altri 4 indagati nelle inchieste sull’avvocato esterno di Eni, Piero Amara. Nella principale, che ha arrestato Amara e l’ex pm siracusano Giancarlo Longo, Messina ipotizza corruzione anche per il pm Marco Di Mauro e l’ex pm Maurizio Musco (già condannato per abuso d’ufficio). Milano indaga invece l’ex dirigente Eni Vincenzo Armanna, per metà coimputato e per metà «accusatore» del numero uno Descalzi nel processo per le tangenti Eni in Nigeria; e l’avvocato Giuseppe Lipera, legale della persona (Massimo Gaboardi) prestatasi nel 2015 a «svelare» al pm Longo un (in realtà finto) complotto contro Descalzi, e poi risultata pagata con quasi 100.000 euro dal factotum di Amara, Alessandro Ferraro. Armanna e Lipera sono indagati non per questo, ma per l’ipotesi di diffamazione di Luca Santa Maria, già codifensore di Armanna con il collega Siggia. Lipera, legale in passato di Dell’utri e Contrada, nel febbraio 2017 ricevette una strana mail speditagli in apparenza per sbaglio da Armanna, nella quale Armanna scriveva a Siggia e tacciava Santa Maria di fare più il gioco dei pm milanesi che i propri interessi difensivi. Armanna ha disertato l’invito a comparire; Lipera si è avvalso della facoltà di non rispondere sul perché inoltrò la mail all’avvocato Eni Carlo Federico Grosso (che la riversò in Procura), che seppe dell’attivazione di Lipera dal dirigente legale Eni Maspero, al quale a sua volta Amara aveva anticipato la previa conoscenza da parte del capo affari legali Eni Massimo Mantovani.